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martedì 27 marzo 2007

Strano ma vero...


Voglio darvi notizie di alcuni fatti molto particolari successi nel mondo, sembrano strani e assurdi, ma sono accaduti relamente... Leggete e vi accorgerete quanto il mondo è strano!!!

Formatta accidentalmente e cancella archivio da 38 miliardi di dollari (20/03/07)

Durante operazioni di manutenzione tecnico cancella per errore archivio (e copia) di fondo patrimoniale.
Costo del ripristino: 200.000 dollari.
L'incredibile episodio è avvenuto in Alaska, presso la locale agenzia delle entrate: durante una normale manutenzione di routine un tecnico di computer ha accidentalmente formattato un hard disk contenente tutti i dati di un fondo
patrimoniale (azioni legate alle compagnie petrolifere) e, non contento dell'errore, è riuscito anche a formattare la copia di backup (copia di riserva) di questo archivio.

Azioni, nomi dei proprietari, certificati di nascita, dati necessari alla riscossione e alla semplice imputazione dei titoli: tutto perso, in un attimo. Tuttavia, nonostante la distruzione dell'archivio e della sua copia, vi era ancora
una possibiltà: la copia su nastro (ricordate i primi computer, oppure quelli dell'astronave enterprise di Star Trek?), che purtroppo si è rivelata illeggibile (smagnetizzata..).

Il fondo permette ogni anno alle autorità locali di elargire assegni da 11.000 dollari ai cittadini dell'Alaska, molto utili per far fronte alla durezza della vita nelle zone fredde e ghiacciate del nord america.

Secondo Amy Skow, direttore del fondo, c'è una possibilità: il caro vecchio archivio su carta (oltre 300 scatoloni di documenti) da riversare sul nuovo computer, partendo dalle matrici degli assegni staccati negli anni precedenti.
Si può quindi rimediare all'errore con una spesa di 200.000 dollari. All'operazione dl recupero dati parteciperanno anche Microsoft e Dell. Sempre secondo il direttore: "dovremo portare questi documenti cartacei nella stanza degli
scanner e ripassarli tutti", olre a ricreare una procedura per un backup sicuro. E, ovviamente, tenere lontano il tecnico pasticcione!


Giudice manda impiegata in cella a finire il lavoro (19-03-2007)

La stenografa del tribunale non finiva mai il suo lavoro in tempo. Il giudice spazientito la manda in cella per il week end a finire di stenografare

Il curioso episodio è avvenuto negli USA, a Fort Lauderdale, in Florida.
Immaginate un capo che da l'incarico di una trascrizione da terminare entro una certa data. Immaginate l'impiegata che non fa in tempo, e successivamente si giustifica dicendo che servono altri mesi per quella trascrizione.
Immaginate il capo che accetta la giustificazione, e da un'altra scadenza. Immaginate che dopo qualche mese la scena si ripete, questa volta la scusa è il computer si è rotto, e si chiedono altri due mesi per terminare la trascrizione.
Nella migliore delle ipotesi il capo si arrabbia tantissimo. Se poi il capo è un giudice di un tribunale allora possono anche fioccare provvedimenti ad hoc: in questo caso il giudice Charles Green ha fatto arrestare la sua impiegata Ann Margaret Smith e la obbligherà a passare in cella i week end a finire il lavoro tante volte rimandato.

Oggetto del ritardo sono le le trascrizioni di un udienza di oltre un anno fa circa un caso di violenza sui minori.
A causa dei ritardi delle trascrizioni delle udienze non è stato possibile passare al successivo grado di giudizio.

Le numerose scuse dell'impiegata hanno così costretto il suo capo nonchè giudice ad emettere la curiosa sentenza.
L'impiegata passerà in carcere i week end fino a che non terminerà il lavoro: "sto lavorando, ma starei meglio se mi fosse permesso di andare a casa a visitare la mia famiglia" ha dichiarato la stenografa. Il giudice, dopo il primo week end di lavori forzati (mai definizione più azzeccata ), le ha concesso di far visita a casa ma contestualmente l'ha obbligata a portare un bracciale con GPS che la localizzerebbe nel caso si allontanasse dalla postazione di lavoro.

E' il sogno di ogni capo ufficio: impiegato non lavori? Ti rinchiudo fino a che non hai finito.. ehehehehhe


Birra e kilt: barbari scozzesi in Polonia (21/03/07)

Proteste in Polonia contro gli scozzesi in vacanza che indossano il kilt: si ubriacano e mostrano i gioielli di famiglia alle ragazze del posto.

La Polonia è recentemente diventata una delle destinazioni preferite per le vacanze degli scozzesi. Eppure la Polonia non ha belle spiaggie oppure un clima mite, ma viene preferita rispetto ad altri paesi relativamente poco costosi per gli anglosassoni per un semplice motivo: la birra costa poco. Ma l'invasione di turisti, che ha portato nuove entrate e contribuisce a sviluppare il turismo internazionale, ha messo di fronte le autorità polacche ad un grosso problema: gli scozzesi ubriachi in kilt, che viene regolarmente alzato per mostrare alle bellezze locali i
loro attributi.

Secondo le molteplici segnalazioni giunte alle autorità locali orde di scozzesi ubriachi terrorizzano le ragazze del posto tirandosi su il loro kilt (la tradizionale gonna scozzese indossata dagli uomini)

Agnieska Gaspar, 23 da Cracovia, ha raccontato che "non puoi fare due passi senza incontrare uno scozzese ubriaco che si alza la gonna e si esibisce". La polizia locale ha ricordato che non può vietare l'uso del kilt scozzese, ma che farà
il possibile per frenare queste esibizioni.

Senza le maniere forti, difficilmente gli scozzesi - una volta ubriachi - limiteranno i loro eccessi.
Chi ha visto Braveheart lo sa: gli scozzesi hanno l'orgoglio nazionale da mostrare!!


Nonna cucina cannabis (09-03-2007)

Una nonnina inglese è stata condannata per aver cucinato piatti a base di cannabis

Patricia Tabram, 68 anni, coltivava piante di marijuana nel suo giardino per poi utilizzarle nella cucina di tutti i giorni.
La signora è stata condannata da un tribunale di Carlisle (nord ovest dell'Inghilterra) a fare dei lavori socialmente utili e ad un'ammenda di 250 euro per la sua recidività nel commettere questa infrazione. In realtà la nonnina ha aspramente criticato la decisione del tribunale (adottata all'unanimità in 15 minuti) in quanto utilizza la cannabis sì per cucinare ma soprattutto per combattere la depressione.
"Continuerò a curarmi con la cannabis. Questo tribunale non è affatto competente e farò appello, questa volta affidandomi ad un avvocato [...] e continuerò a coltivare piantine a casa mia" ha dichiarato la grintosa signora di Humshaugh.
Miss Tabra è anche autrice del libro "Mamie mangia la cannabis", e ha spiegato che coltiva marijuana per uso personale per combattere la depressione di cui soffre dal 1975 (a seguito della morte del figlio di 14 anni nel suo letto) e che trova
maggior sollievo dal cucinare la cannabis rispetto a tanti altri medicinali classici, marijuana che la aiuta anche a combattere altri dolori tipici dell'età avanzata.
La donna era già stata condannata nel 2005, e aveva affrontato quel primo scontro giudiziario candidandosi alle successive elezioni amministrative con un programma pro-cannabis.
Se dovessi curare una depressione e dovessi scegliere tra costosi farmaci proposti dalle multinazionali farmaceutiche oppure utilizzare prodotti naturali... quale sceglieresti?

1 commento:

Anonimo ha detto...

This is great info to know.