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Evanescence - Sweet Sacrifice

Evanescence - Lithium

lunedì 30 aprile 2007

Il silenzio




Un sorriso


Un sorriso


Un sorriso non costa niente
e produce molto
arrichisce chi lo riceve,
senza impoverire chi lo da.

Dura un solo istante,
ma talvolta il suo ricordo è eterno.

Nessuno è così ricco da poter farne a meno,
nessuno è abbastanza povero da non meritarlo.

Crea la felicità in casa,
è il segno tangibile dell'amicizia,
un sorriso da riposo a chi è stanco,
rende coraggio ai più scoraggiati,
non può essere comprato, ne prestato, ne rubato,
perchè è qualcosa di valore solo nel momento in cui viene dato.

E se qualche volta incontrate qualcuno
che non sa più sorridere,
siate generoso,dategli il vostro,
perchè nessuno ha mai bisogno di un sorriso
quanto colui che non può regalarne ad altri.

Dampyr... Le Dampyr Girls


Le Dampyr Girls


Bello ed affascinante, a tratti tenebroso ed in bilico tra le sue nature umana ed aliena, Harlan Draka possiede tutte le caratteristiche per coinvolgere nelle sue avventure personaggi femminili, che siano donne umane o Vampire! Se, tuttavia, si può dire che le prime siano prevalentemente prede del suo fascino, con le Vampire il discorso si va quasi invertendo: emerge il suo sangue paterno quando raggiunge Lamiah nei sotterranei del mattatoio di Shrek (n° 9), dimostrando l'incapacità di colpirla a sangue freddo (se non addirittura di prendere una qualsiasi decisione al riguardo!), tanto da costringere la bella Vampira a decidere "per tutti e due"... Confessa a Caleb che gli sarebbe difficile accettare di distruggere Amber Tremayne (n° 23), verso la quale anche Tesla ha notato un certo "feeling" da parte del Dampyr (n° 20). In pratica si tratta di una particolarità del personaggio che probabilmente porterà a sviluppi futuri, come le alleanze di Harlan con Amber ed Araxe... L'attenzione di questa pagina, intanto, è rivolta alle "Dampyr Girls", le partners umane di Harlan che saltuariamente si ritrovano al suo fianco.


Ann Jurgin - E' una veggente, sui sessant'anni, con una vita tranquilla se non noiosa, che da bambina ha vissuto quello che può definirsi "evento traumatico"... Ann ed Harlan s'incontrano in Grecia, entrambi sulla pista di Helena, la Strega Regina: lei per affrontare un incubo del passato, lui per togliere dalla faccia della terra una creatura malvagia. Da una stretta di mano Ann "legge" la natura semi vampirica di Harlan, che quindi s'accorge d'aver incontrato la celebre veggente. Basta poco per accorgersi che Ann non è molto tagliata per una caccia alle streghe, e non ha fatto del suo potere una fonte di guadagno: pare proprio che abbia cercato una vita tranquilla per dimenticare gli orrori della sua fanciullezza. Esplorando l'isola ove si nasconde la Strega, Ann si dimostra molto impressionabile, ed Harlan l'incoraggia ad ogni occasione, almeno fino a quando non è catturata da Helena, che le propina una serie di incubi sconvolgenti; Ann deve farsi coraggio, anche perché non sa se Harlan sia ancora vivo... Affronta il "Mare delle Tenebre", poi un cunicolo fitto di lamette, fino a ritrovarsi nella sala del sacrificio, alla mercè della Strega.Harlan giunge in tempo per salvare l'amica veggente, ma le sue doti di Dampyr nulla possono contro la stregoneria: è piuttosto Ann a rivelarsi utile, sfruttando i propri poteri per privare la Strega d'ogni protezione magica. A battaglia conclusa, Ann dimostra un certo rammarico per gli anni passati, ma al tempo stesso la voglia di mettere i propri poteri al servizio del bene; forse, però, sono stati gli affetti a mancarle maggiormente, perché poggiando la testa sulla spalla di Harlan, rimpiange di non averlo conosciuto vent'anni prima. Se solo sapesse la sua vera età...


Astrid Dahl - Tipica bellezza nordica, è una restauratrice che ama recitare versi di poeti inglesi. E' la prima ragazza ad affiancare Harlan in presenza di Tesla, la quale, anche se le circostanze non sono sempre tra le più adatte, non esita ad intraprendere con lei un gioco di amicizia e rivalità: ammette di trovarla carina dopo averla soccorsa dal risveglio del "custode", ma è quasi scortese con lei quando, trasportandola in braccio mentre sono in fuga, Astrid le dice d'aver paura di lei. Tesla, tuttavia, in quanto alleata di Harlan nella lotta contro il Male, protegge Astrid mentre il Dampyr indaga, e la bella restauratrice riesce a dissipare i propri timori, proponendole la propria amicizia; le confidenze tra le due non hanno però tempo per svilupparsi...Colpevole soltanto d'amare un professore alloggiato nel vecchio albergo di Alesund, Astrid legge una frase magica sull'affresco che sta restaurando, permettendo al Conte Magnus di liberarsi dalla sua prigionia; per ringraziamento, il Conte scambia il corpo di lei con quello in disfacimento della sua amata Lucretia, ancora prigioniera nella stanza n° 13 dell'albergo! Salvata da Harlan e Tesla, Astrid può finalmente riprendere fiato... tra le braccia del suo eroe, che non disdegna affatto la cosa, mentre una malinconica Tesla chiude l'ultima vignetta.


Bianca Bandinetti - La prima partner italiana di Harlan gestisce una merceria a Torrebianca, ed è vista un po' da tutti come la bella del paese: cordiale, simpatica, solare... Eppure nel suo passato c'è qualcosa di oscuro: la morte di suo padre, avvenuta ad opera dei "Ritornanti", spiriti del fiume che uccidono chi vi capiti all'alzarsi della nebbia... Lui come molti altri, legati da un filo che il Dampyr deve districare...Oltre che da Bianca, Harlan è aiutato nell'indagine da Gerlando, un ingegnere del posto, anch'egli invaghito della bella negoziante, la quale però preferisce piuttosto concedersi al cacciatore di Vampiri di passaggio, sebbene egli sia ancora scosso per quanto accadutogli con Lisa.


Gudrun Finngadottir - Tra le donne incontrate da Harlan durante le sue missioni, Gudrun è il personaggio più "mistico" e proprio per questo essenziale per tracciare un ponte di collegamento tra i fatti del presente giunti all'orecchio di Caleb, e le leggende islandesi delle quali lei è esperta, oltre a ritenersi la reincarnazione di un'altra Gudrun, vissuta ai tempi dei valorosi guerrieri Egil-Una-Mano ed Asmund; guerrieri dei quali Harlan e Kurjak sono chiamati a ripercorrere le gesta per portare a compimento la missione ed i complicati sviluppi che assume la loro indagine. In tal senso, Gudrun si rivela una preziosa fonte di notizie ed i suoi poteri psichici uniti a quelli del suo Nidstand (bastone col potere delle Rune), le conferiscono un ruolo particolare ed "anomalo" nella storia: non affianca Dampyr perché lui l'ha in qualche modo sedotta, ma perché attendeva la loro nave per compiere quanto andava fatto, e solo tra le righe lascia intendere che la personalità semivampirica di Harlan lo affascina, senza per questo cadergli tra le braccia per una debolezza od altro...Una ragazza, quindi, forte ed emancipata, ufficialmente una pittrice eccentrica, ma che riversa tutta la propria femminilità nei confronti dei piccoli Hans e Freya, verso i quali è come una sorella maggiore, oltre a compensare come può la figura materna che ad essi è venuta a mancare.


Hanneke - A collaborare attivamente con Harlan nelle indagini di Gand è la poliziotta Hanneke, catturata dal fascino tenebroso del Dampyr, verso il quale non risparmia la propria sottile seduzione. Quando la trama li introduce in scena, i due hanno già instaurato una buona complicità che ben presto evolve in una relazione amorosa a tutti gli effetti, con riflessi tanto nei dialoghi inerenti il caso degli omicidi in serie, quanto nelle scene più passionali. Razionale e convincente, dotata di uno sguardo dolce e felino, accattivante sia in uniforme che in casual, Hanneke offre piacevoli intermezzi tra i vertiginosi avvenimenti, del presente e del passato, di Casa De Kremer, senza tuttavia rubare nulla alla trama principale, che anzi relega lei ed Harlan ad un ruolo poco più che da spettatori.Un paio di anni dopo, Hanneke invita Harlan a Bruges, per indagare assieme su misteriose apparizioni, e sebbene i suoi sentimenti siano sinceri, la ragazza è stata inconsapevolmente manovrata dalle tre "zie" del Dampyr...


Ljuba/Lisa - Figlia dell'ucraina Rose, la piccola Ljuba viveva con la madre all'interno della fabbrica di carne in scatola Blumenstock, come tutti i dipendenti, immigrati clandestini... L'indagine portò Harlan all'interno della fabbrica per smascherare nei dirigenti una setta di adoratori del demone Thorke, capeggiata da Rudolph Scholberg, un criminale cannibale evaso. Nel confronto, Harlan ebbe la meglio su Scholberg, mentre Rose e Ljuba vennero fatte prigioniere da Thorke.Anni dopo, Lisa, una ragazza solitaria di Cracovia incrocia a Praga la sua vita col Dampyr: tra i due è colpo di fulmine. Tuttavia Lisa è ammalata: ha frequenti e violente visioni del male insito nelle persone, e visitata da Caleb, emerge che il suo metabolismo è accelerato e che nei suoi sogni compaiono dei Vampiri. Deciso ad aiutarla, Harlan accompagna Lisa a Cracovia, sulla pista di un feroce assassino che ossessiona la mente di Lisa, ma l'animo del Dampyr sarà sconvolto dallo scoprire che Lisa in realtà è Ljuba, plagiata da Thorke nella mente e nel corpo...


Nicole Simmons - Ex allieva ed ora compagna ed assistente del Ghost Hunter Chad Halloway, si è laureata ad Oxford in Psicologia analitica, è un'esperta di ipnotismo e studio dei sogni, oltre che una persona ricca di fantasia; caratteristica, quest'ultima, che le consente di portare con sè un ricordo ben vivo di Harold, un "pooka" col quale lei immaginava di giocare da bambina, e che ora rappresenta un suo pacifico fantasma interiore.Sebbene segua spesso Chad nelle sue "missioni", è molto impressionabile, e in occasione del suo incontro con Harlan, quest'ultimo ha avuto svariate occasioni di prestarle soccorso; tra i due, al momento, non è scoccato nessun colpo di fulmine, ma in futuro, chissà...?


Sophie Mutter - Per venire a capo di una serie di sanguinosi delitti aventi come fili conduttori le antiche università tedesche ed un libro demoniaco smembrato in quattro, Harlan veste i panni di un professore esperto di folclore e vampirismo, e facendo leva su tali argomenti di lezione, la sfacciata studentessa Else, biondina lentigginosa, fa di tutto per accattivarsi esplicitamente le attenzioni di lui. Del tutto differente è l'approccio di Sophie, prettamente "culturale", che cava d'impiccio Harlan dalla fastidiosa Else e lo porta ad inoltrarsi un po' troppo nell'ambito delle proprie reali conoscenze sul tema vampirico.Lei catturata dal tenebroso mondo dei Vampiri di cui Harlan è esperto (nonché rappresentante da parte di padre!), lui affascinato dall'atmosfera notturna di Friburgo e da un "non so che" di lei: entrambi si lasciano coinvolgere in un'anomala relazione tra studentessa e professore, dove è lei a proporsi a lui, il quale per giunta sta recitando la sua parte per poter nascondere le proprie indagini... Barcamenandosi tra il simpaticone Milius ed i dotti docenti universitari, Harlan e Sophie trovano anche occasione per litigare e fare pace, e la loro storia pare scritta nel destino: infatti è lei la custode della quarta parte del libro, una custode fiera ma indifesa, che vede nel Dampyr un affascinante complice del suo segreto che, tuttavia, verrà a galla solo grazie alla forza del sentimento tra i due.Tornata in scena anni dopo, Sophie è laureata ed assistente del professor Milius: prima ancora attratta e gelosa di Harlan, in seguito si lega al professore italiano Angelo Sanna, sebbene il Dampyr resti l'eroe destinato a salvarle puntualmente la vita nelle vicende incredibili nelle quali si ritrova coinvolta.

Dampyr... i personaggi


I personaggi


Harlan Draka - Il protagonista della serie è lui, figlio del Maestro della Notte Draka e di una donna morta nel metterlo al mondo; conserva un aspetto giovane (attorno ai trent'anni) sebbene sia nato nel 1945. È l'unico Dampyr vivente, e fin dall'infanzia è stato emarginato ed insultato dai coetanei come "figlio del diavolo" e "sangue stregato". La sua vita, a differenza di altri eroi, non è proprio onesta: si presenta ai lettori del n° 1 come un truffatore della credulità popolare, praticando falsi esorcismi, sebbene si renda conto che c'è qualcosa, in lui, di diverso dalle altre persone: le sue ferite guariscono in fretta, invecchia lentamente. A quanto pare, possiede il fascino del vampiro, visto che umane e vampire non gli nascondono di trovarlo affascinante. Da quando scopre il potere del suo sangue, letale per i vampiri anche se vengono feriti con un oggetto che ne è soltanto intinto (lame e proiettili), inizia la sua duplice missione: liberare il pianeta dai Maestri della Notte, e trovare suo padre, anche se in quest'ultimo caso non è in grado di dire a nessuno che trattamento filiale gli riserverebbe… Gli sviluppi dei primi episodi lasciano intendere che Harlan possieda altri poteri "da parte di padre", come l'ipnotismo (n° 2) e la telepatia (n° 4); inoltre ha un debole per il sangue dei Maestri della Notte, sebbene questa sia la cosa che lo terrorizza di più in vista del destino che si profila davanti alla sua consapevole esistenza di Dampyr. Per una missione difficile come la salvezza dell'umanità dai Maestri della Notte, Harlan ha due fedeli alleati che spesso l'accompagnano in giro per il mondo. Non mancano, del resto, episodi di "Dampyr" nei quali Harlan agisce senza i suoi amici di ventura, ma accanto a personaggi "locali".Albi: tutti, in quanto protagonista della serie.
L'ingresso di Harlan nella serie (n° 1; disegno di Majo)


Tesla Dubcek - E' l'unica Non-Morta che ha saputo ribellarsi al suo Maestro Gorka, grazie soprattutto ad Harlan, che ha risvegliato la sua umanità: da allora è considerata una "rinnegata" dai suoi simili. Scatenata femminista e capace di assumere un aspetto da paura, sa essere anche dolcissima, ironica, romantica, e raccontare fiabe ai bambini! Di giorno, come tutti i Non-morti, deve proteggersi dal sole, quindi copre il suo viso con sciarpa, cappuccio, basco ed occhiali da pilota, oltre ad indossare un provvidenziale paio di guanti. L'arma che utilizza meglio, dopo le unghiette ed i dentini, è un rasoio la cui lama è intinta nel sangue di Harlan. Avendo bisogno di sangue umano, e non essendo più sotto il dominio di un Maestro, sceglie le sue prede tra i "cattivi" (stupenda la sua performance solista nel n° 2 per non parlare del suo approccio con Eric nel n° 21), rivelandosi spesso fondamentale per Harlan il quale, sebbene sia un Dampyr, non è immune alle ferite come invece accade ai vampiri. Nel n° 9 della serie si scoprono interessanti frammenti del passato umano di Tesla: una tipa da centro sociale…

Albi: 1-7, 9, 11-12, 14, 17-18, 20-24, 26, 28-31, 36-37, 39-40, 43-47, 49-51, 54, 56-58, 60, 62, 64-65, 69-72, 74, 79, 81, 83-84. Speciali: 1-2.


Kurjak - Cosa succede quando un rude ed esperto guerrigliero decide di smettere di combattere per un ideale, e di affrontare una guerra contro i Maestri della Notte? Kurjak non si è neppure posto questa domanda, quando ha scoperto che esistono "cattivi" molto più cattivi di quelli che appoggiano semplicemente un'altra bandiera. E' il primo personaggio fisso della serie ad essere presentato, assieme ai suoi soldati, destinati a fare una brutta fine, ma che avrà modo di vendicare grazie ad Harlan e Tesla. Brontolone e testardo, vede in Harlan il suo migliore (se non primo vero) amico, e si affeziona a Tesla, con la quale instaura, dopo alcuni contrasti (destinati ad evolvere in irresistibili siparietti), un rapporto quasi fraterno (la definisce "La mia sorellina di sangue" nel n° 6) finché i due non iniziano una vera e propria relazione sentimentale (n° 64). Frammenti del suo passato sono raccontati nel n° 1, mentre il n° 11 lo vede protagonista quasi assoluto, nel corso di una rimpatriata nella sua martoriata terra jugoslava.

Albi: 1-2, 4-7, 11-12, 14-16, 18, 21-26, 28-31, 33-34, 39-40, 42, 44-47, 49-50, 52-54, 56-58, 60, 62, 64-66, 68-72, 74-76, 79, 81, 83-84.Speciali: 1-2.

Draka - E' uno dei Maestri della Notte più potenti, e con una caratteristica unica: ha messo al mondo il peggior nemico della propria stirpe, un Dampyr che porta il suo nome! I commenti su di lui degli altri Maestri affrontati da Harlan: "Lui è diverso da me, da tutti noi! Lui è pazzo!" (Gorka, n° 2), "Vuole distruggerci tutti!" (Amber, n° 3), "Che tu sia maledetto, Draka! Hai mandato tuo figlio!" (Kostacki, n° 3), "Assomigli molto a tuo padre, Dampyr… ma lui poteva permettersi di non avere paura…" (Vurdalak, n° 4), "Draka? … Mmm… ho conosciuto tuo padre, Harlan… era affascinante quanto te…" (Lamiah, n° 9); lui stesso, negli albi in cui appare, non nasconde il proprio carisma, restando tutto sommato un Maestro della Notte ambiguo che non rivela le motivazioni delle sue gesta: "Io combatto solo per me stesso", "La razza umana mi è necessaria per vivere... Ho già assistito alla distruzione di un mondo, il mio... E non voglio che accada ancora!" (n° 21). Quando entra in scena, Draka si dimostra indubbiamente diverso dagli altri Maestri: sebbene spietato con gli avversari, non vede gli umani come pura risorsa di sangue, infonde sani ideali nel suo branco, ha il senso della giustizia, e si innamora, incarnando, quindi, alla perfezione il modello classico del Vampiro di Stoker esaltato nel capolavoro "Dracula" di Francis Ford Coppola.

Albi: 2, 20-22, 27, 46, 52-53.Speciali: 1.

Caleb Lost - Nel 5° episodio della serie, esordisce questo "Amesha", un personaggio soprannaturale schierato con la "Squadra del bene", nella quale occupa un ruolo di arbitro tra il mondo reale e l'aldilà. Vive nel "Teatro dei Passi Perduti", sull'isola Kampa di Praga, lo stargli vicino trasmette sicurezza, ma dà l'aria di uno che se la tira. Esemplare il commento di Kurjak su di lui: "Che cavolo! Non bastavano fantasmi e vampiri! Ci volevano pure i mentecatti che si credono angeli caduti! A quando un incontro ravvicinato con la fatina dei dentini da latte?". Caleb ingaggia Harlan, e di conseguenza i suoi compagni, nella propria squadra, offrendogli in cambio informazioni preziose per rintracciare Draka: i Maestri della Notte, infatti, sono alcuni degli avversari della "Squadra del bene", visto che alcuni supervampiri hanno stretto alleanza con quella che è definita sempre "L'altra squadra", ma che non è difficile associare ai demoni dell'inferno!

Albi: 5, 12-13, 17-19, 21, 23, 26-27, 32, 36, 50, 54, 60-62, 64, 83.

Alfonso Saugrènes - Editore e bibliofilo praghese. Vanta una conoscenza della Città d'oro e delle sue leggende seconda, forse, solo a Nikolaus, di cui è ammiratore, credendolo tuttavia uno scrittore ormai defunto. Frequentatore della libreria dell'Anima persa Obrazek, vi ritorna facendo la conoscenza di Harlan, nuovo gestore nei periodi di riposo tra una missione e l'altra. La tanto desiderata ed introvabile copia dei "Racconti di Nikolaus" lo caccerà in brutti guai...

Albi: 23, 41, 50.

Amber Tremayne - Prima Vampira della stirpe dei Maestri della Notte a debuttare nella serie. Nascostasi in una sperduta casa in Cornovaglia, affronta agevolmente un ancora inesperto Harlan, che tuttavia risparmia quando scopre trattarsi del figlio del suo amico Draka, assieme al quale spense le ambizioni di Kostacki, un Maestro impazzito. E' proprio a causa di un ritorno in forze di quest'ultimo che l'affascinante Vampira dai capelli rossi s'allea col Dampyr, riuscendo a sconfiggerlo definitivamente.Successivamente (n° 43) si sposta in Galles, per fronteggiare le creature dell'Annwn, tornate in superficie dopo l'involontaria rottura di un sigillo magico da lei posto secoli addietro.

Albi: 3, 43, 44.

Ann Spade - Detective della polizia di Sheffield dal passato tormentato, è l'unica a seguire la pista giusta per risolvere il caso del serial killer che terrorizza la città. Smascherato Jeff Carter, alias Samuel Eardley, questi la fa prigioniera ed intende giustiziarla quando lei trova le prove della sua colpevolezza, la ragazza tuttavia riesce a fuggire e mettersi in salvo, promettendo che il discorso tra loro è tutt'altro che chiuso.

Albi: 47.


Anyel Zant - Come Caleb Lost è un "Amesha" ma, a differenza del collega praghese, può spostarsi all'occorrenza dalla città da lui monitorata (Manhattan), facendo uso dei poteri che gli consentono di muoversi con estrema rapidità anche a distanze considerevoli. Tesla lo trova simile a Caleb ma più simpatico e carino. Il suo tempestivo intervento ha tolto dai guai Harlan e Tesla in quel di Boston, e la sua trasferta praghese si è rivelata preziosa per contrastare i piani di Nergal.

Albi: 36, 54, 65.

Araxe De Kercadio - E' una malinconica Vampira che ha sfruttato la possibilità dei Maestri della Notte di trascorrere un lungo periodo di letargo, per poi riproporsi sulla scena, magari sotto una nuova identità e riappropriarsi di un territorio di caccia; tuttavia, dietro la sua scelta c'è il rifiuto di nutrirsi di sangue umano. Durante la sua animazione sospesa, conserva il potere di comunicare telepaticamente con chi desidera. Si è nascosta per due secoli a Parigi, dopo aver contrastato le ambizioni di potere di un altro Maestro della Notte, Verdier (n° 10), e si è risvegliata in seguito ad oscuri fenomeni che hanno interessato i sotterranei di Parigi (n° 48). Amata a lungo da Victor, al quale aveva salvato la vita, ha recentemente lasciato Parigi trasferendosi in Bretagna dove è compagna di un giovane chirurgo.

Albi: 10, 20, 48, 49, 82.

Arno Lotsari - Assistente in prima linea del dottor Dast del "Medical Team", Arno si ritrova ad operare nei luoghi ove sono in corso sanguinose guerre e drammatiche situazioni di pericolo per le popolazioni inermi: situazioni che da sempre sono i teatri prediletti dai Maestri della Notte; è per questo che informa Caleb Lost di ogni presunto Vampiro s'aggiri nella zona, tenendosi pronto anche per affrontare con Harlan i vari pericoli che si presentano.

Albi: 14, 31, 40.

Bastet - Venerata dagli antichi Egizi come Dea Gatto, questa Maestra della Notte ha trascorso lunghi sonni all'interno del suo sarcofago, imparato a controllare i propri istinti da Vampira, ed anziché andare a caccia e formare un proprio branco, ha scelto di circondarsi di giovani sacerdotesse umane, alle quali ha donato, mediante il proprio sangue ed un tatuaggio, una lunga vita che consenta loro di vegliare sul suo sonno.Più volte trafugato, quando il suo sarcofago finisce a Torino per essere esposto nel Museo Egizio, scompare per sempre poiché Bastet decide di risvegliarsi nella nostra epoca frenetica ed affascinante, utilizzando il Tempio di Eridano, situato sotto al Po, come rifugio per lei e le sue sacerdotesse.

Albi: 72.


Belyalis - Un tempo fu il demone che tentò Sant'Antonio nel deserto con l'Elisir del Diavolo, poi è entrato nella squadra di Nergal riuscendo, assieme a Saugrenes, a portare Harlan dalla parte del Male; punito da Nikolaus che l'ha intrappolato in una pendola, è poi riuscito la liberarsi dalla sua prigione e meditare vendetta...Alleatosi a Venezia con Lady Nahema, i suoi intrighi sono stati spezzati dalla Spada senza tempo, capace di uccidere i demoni.

Albi: 23, 50, 76.


Condor - Quando Harlan uccide Ixtlàn, bevendone il sangue vede due Maestri della Notte legati a lui: uno è Marsden, l'altro resta avvolto nel mistero finché l'indagine non percorre la pista della repressione argentina. Si scoprono quindi gli intrighi del Condor, Maestro che controllava la CIA all'epoca del golpe cileno del '73. Oltre a possedere un branco di Non-morti, si avvale di umani fedeli alla sua causa, tra i quali il killer Erwin Rogers, che tuttavia si rivelerà fondamentale per la sua disfatta.

Albi: 67, 69-70.


Connolly - Ex esponente dell'IRA, gestisce a Praga il pub "Molly Malone", ed è amico di Kurjak del quale condivide un burrascoso passato di guerra.Il suo locale è dotato di una stanza buia perfetta per Tesla che talvolta vi si reca a fare compagnia a Kurjak durante i periodi di riposo dalle missioni.

Albi: 23, 64.


Dean Barrymore - Negli anni Sessanta si guadagnò l'appellativo di cacciatore di Vampiri, intervenendo, in qualità di Presidente della "Società delle Scienze Occulte", nel caso del "Vampiro di Highgate", presunto responsabile della scomparsa di due studentesse. Sul filo dei ricordi e seguendo la pista del Maestro della Notte che si rivelerà essere Marsden, Harlan e compagni si rivolgono a lui ed alla sua esperienza per risolvere assieme il caso.

Albi: 45, 81. Speciali: 2.


Dolly MacLaine e i suoi romanzi - Sebbene di lei siano apparsi nella serie solo i suoi romanzi ed una rara intervista, le sue opere celano svariate notizie preziose sul passato di Draka e di Amber. Ogni pista seguita per rintracciarla conduce ad un binario apparentemente morto. Cosa sa realmente dei Maestri della Notte? Dove si nasconde da quando ha dato alle stampe "Transylvanian Express"? Il suo personaggio è probabilmente la chiave di volta tra un prima ed un dopo che prima o poi avverrà nella saga...

Albi: 21, 43, 44, 52-53.


Edward Foster - Docente di Storia a Cambridge agli inizi del '900, ed agente del S.O.E. (Special Operation Executive), appare nei romanzi di Dolly MacLaine dedicati alla spia irlandese Sandy O'Sullivan, nei quali stringe amicizia con Godwin Brumowsky ed incontra Draka. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale è impegnato ancora col S.O.E. a sventare una pace separata tra inglesi e tedeschi, voluta da alcuni simpatizzanti filonazisti, dietro ai quali si celano le origini dei "Lupi Azzurri".

Albi: 21, 22, 46, 62.


Erlik Khan - Maestro della Notte capace di affrontare Harlan, Kurjak e Tesla tutti assieme ed averne la meglio, risparmiandoli tuttavia per non doverne poi rispondere al suo amico... Draka! C'è da pensare che, accanto ai Vampiri nemici dell'umanità (Vathek, Ixtlàn,...) o che hanno scelto il "letargo" (Araxe), ce ne siano altri con intenzioni ancora ignote, ma non per questo necessariamente oscure: ed è proprio Erlik a dimostrare che Vampiri ed umani possono trovarsi a lottare contro gli stessi avversari, quali i "Lupi Azzurri". All'occorrenza ha al suo servizio un impressionante esercito di Non-morti (la leggendaria Armata di Hellequin), oltre al terrificante cavallo-mutaforma Kagyr Khan!.

Albi: 31, 36, 49, 81.

Gabor Vlatna - Rivale storico di Draka, col quale si è conteso la Transilvania per secoli, ha mascherato il proprio Castello/mattatoio in orfanotrofio, per potersi nutrire regolarmente del sangue di bambini. Harlan l'ha affrontato, ed è stato salvato in extremis dal padre. A distanza di anni, sfruttando i poteri psichici dei Maestri, Vlatna, seppure smembrato da Draka, è tornato ad intralciare i piani del rivale, ma il Dampyr ha finalmente avuto modo di giustiziarlo.

Albi: 20.Speciali: 1.


"Ghost Hunters" - Esperta ed affiatata equipe di "Cacciatori di fantasmi" finanziata dall'Università di York, che non esita ad imbattersi nell'esplorazione di presunte case infestate o ad appurare la fondatezza di leggende folkloristiche locali. Il loro leader/coordinatore è Chad Halloway, affiancato dalla compagna Nicole Simmons), dal corrispondente ed amico di Hans Milius Fred Richards, dalla sensitiva Maud Nightingale e da altri appassionati, ciascuno con una propria teoria in merito al mondo del soprannaturale.

Albi: 35, 49, 55, 73.


Godwin Brumowsky - Non-morto al servizio di Draka, in vita era Capitano dell'aviazione imperiale austriaca, ma in seguito ad un duello aereo con Edward Foster (n° 21) si ritrovò alla mercè di un branco di Draka, il quale poi l'ha trasformato in Vampiro per salvargli la "vita" nell'unico modo a sua disposizione. Grazie soprattutto al suo Albatross D III, offre un prezioso aiuto ad Harlan ed i suoi nell'epilogo della "Trilogia Transilvana"; ma essendo un simpatico osso duro, torna in scena di tanto in tanto, al fianco od in vece del suo Maestro Draka.

Albi: 21, 22, 46.


Gorka - E' il primo Maestro della Notte ad essere presentato nella serie, nonché il motore narrativo che porta la sua Non-morta Tesla (offertagli in regalo da Shrek anni prima) ad incontrare Harlan e Kurjak. Approfitta della guerra nei Balcani per nutrire sè stesso ed il suo branco.Utilizzando Tesla come esca, tenterà di eliminare Dampyr nel "mattatoio" sotto la biblioteca di Sarajevo, che fu di Draka, ma che in realtà si rivelerà la sua tomba.

Albi: 1, 2, 9.


Hans Milius - Quando Harlan ha bisogno di un Martin Mystère specializzato in fenomeni occulti, esplicitamente affascinato dai vampiri, può contare sul professor Milius, uno dei corrispondenti di Caleb Lost sparsi nel mondo. È docente universitario a Friburgo, con una palese attrazione verso il mondo vampiresco ed una moglie paziente che l'attende per cena da tutti i suoi proverbiali ritardi di lavoro. Rappresenta l'elemento culturale della saga di "Dampyr", visto che le vignette che lo raffigurano sono quasi sempre piene di fumetti che escono dalla sua bocca!

Albi: 8, 35, 41, 49, 55, 59.


Ixtlàn - E' il nome col quale "El Brujo" invoca questo tenebroso Vampiro del Nuovo Continente (n° 24), credendolo un demone del quale intende aggraziarsi i servigi, ma il suo modo di presentarsi è eloquente: "Io posso esserti più utile di qualsiasi stupido diavolo dell'inferno! Regalandoti, la vita eterna, l'immortalità, poteri superiori a qualsiasi essere umano!" Tra i Maestri della Notte più astuti e calcolatori, ha sempre preferito evitare uno scontro diretto con Harlan contrastandolo indirettamente mediante i suoi servi umani o Non-morti, tra i quali ha militato Benjamin "Bugsy" Siegel, ed utilizzando le avanzate tecnologie militari delle quali ha assunto segretamente il controllo, finché il Dampyr non è riuscito a penetrare nel suo covo di Dreamland (n° 58), dove è stato definitivamente annientato.

Albi: 24, 30, 58.


Jack Tarrant - Presidente del "Vampire Club" di Londra, anch'egli come Barrymore si occupò del caso di Highgate, arrivando anche a profanare la presunta tomba del Vampiro ed a fotografarlo, credendolo il Conte Dracula. Rivale sul campo di Barrymore, ne tornerà amico per aiutare assieme il Dampyr nella sua trasferta londinese, per poi allearsi definitivamente con l'antico avversario.

Albi: 45.Speciali: 2.


Jeff Carter (Samuel Eardley) - Entra in scena come giornalista del "Sun" che torna nella sua città natale di Sheffield per intervistare i dirigenti della "Temsek" e dimostrarne la produzione segreta di armi da guerra. Persuasivo, riesce a convincere due impiegati della fabbrica a svelare alcuni retroscena che i dirigenti gli nascondono, tanto che Harlan e compagni, giunti lì per smascherare il Maestro della Notte a capo della multinazionale, lasciano che Jeff collabori con loro a carte parzialmente scoperte. Tuttavia, la presenza di Carter a Sheffield si rivela connessa con una serie di omicidi, sui quali sta indagando la detective Ann Spade, e che porterà a scoprire la vera identità del giornalista, quando ormai la sua folle missione di giustiziere è riuscita a far saltare in aria la sede della "Temsek", consentendogli di darsi alla fuga.

Albi: 47.


Jim Fajella - Giovane detective in carriera della Squadra Omicidi di Las Vegas, conosce molto bene l'ambiente della malavita locale ed ha esitato molto prima di credere all'esistenza dei Vampiri. Non gli è mai mancato il coraggio ed il sangue freddo, specie quando ha affrontato Ixtlàn svuotandogli addosso un caricatore di pallottole trattate con sangue di Dampyr: scherzo che gli è successivamente costata la trasformazione in Non-morto prima che Ixtlàn venisse ucciso da Harlan liberandolo definitivamente dal controllo del Maestro.

Albi: 30, 57-58, 65


Kaled - Giovane demone di un'altra dimensione, fu salvato dallo stregone Mulawa poco prima di essere sacrificato dai suoi stessi simili. Assunte le fattezze di un bambino umano ed adottato da Mulawa che egli considera suo nonno, assiste e difende quest'ultimo, potendo all'occorrenza mostrare il suo vero aspetto di creatura nera, con lunghe unghie e coda, anche se questa trasformazione gli causa un non indifferente dispendio di energie.

Albi: 19, 79.


Kavka - E' una cornacchia particolare, prima ammaestrata da Nergal e poi regalata da Nikolaus ad Harlan. Sebbene sia un personaggio marginale, svolge spesso funzioni cardine all'interno degli episodi nei quali appare: fugge dalla sua gabbia senza porte per mettere in allerta Nergal sui piani di Nikolaus, fa trovare ad Harlan un prezioso manoscritto nascosto nella rilegatura di un libro della biblioteca del Teatro dei Passi Perduti...

Albi: 12, 23, 27, 41, 50, 54, 64, 83


Lamiah - Scatenata ed affascinante Maestra della Notte che, usurpata del proprio territorio di caccia (Berlino) dal Maestro nomade Shrek, fu da questi privata della forza vitale e sepolta viva per lungo tempo in una cripta; sopravvissuta, è riuscita a liberarsi e, stretta una tregua con Harlan, ha ottenuto la propria vendetta prima di gettarsi volontariamente in un precipizio innanzi agli occhi del Dampyr incapace di ucciderla.

Albi: 9.

Lenny Meyer - Ex agente della polizia di Las Vegas, diviene detective dell'hotel "Pyramid", dove Ixtlàn aveva iniziato a far apparire le sue mortali visioni a tema con l'albergo, al fine di terrorizzare i turisti per conseguire i suoi propositi sulla zona. Sebbene tenda a non lasciarsi coinvolgere dai metodi d'indagine dell'amico Jim Fajella, per non rischiare di mettersi contro qualche boss della zona, ben presto è chiamato anche lui a dare il suo contributo all'indagine, specie dopo che Harlan gli salva la vita dall'incubo in cui finisce perlustrando l'"Arabian Nights"... Rimosso dall'incarico, si mette in proprio, con il supporto di Fajella che gli procura alcuni clienti.

Albi: 30, 57-58, 65.

"Lupi Azzurri" - Ambiziosa setta neonazista internazionale che, ritenendosi erede di Gengis Khan (il primo "Lupo Blu", a cui si ispirano), ambisce al dominio del pianeta ritenendosi una razza superiore. Entra in scena cercando di recuperare l'arma segreta dei Cavalieri Teutonici (un elmo che conferisce il potere, incontrollabile per gli umani, dei Mutaforma) appartenuta al loro ideale ispiratore, incrociando le proprie intenzioni con quelle di Draka nonché di Harlan e dei suoi compagni. Dapprima guidati da Lester de Vere, passano al comando di suo fratello Martin (n° 31), dopo che Lester è stato mutato in un'orrenda creatura dall'elmo dei Cavalieri Teutonici. La loro organizzazione può contare sulla disponibilità di tecnologie avanzate.

Albi: 21, 22, 31, 46.

Marsden - Antico è l'odio tra questo Maestro della Notte e Draka, sebbene per ragioni non ancora rivelate, ma connesse con gli esperimenti genetici che portarono alla creazione di Sir Varney (nn' 52-53). Vive prevalentemente nel Regno Unito dove, sotto le vesti di Vampiro di Highgate, incrociò Harlan prima che questi prendesse coscienza d'essere un Dampyr; ha guidato il suo fedele Non-morto Caraher nell'Ulster affinché risvegliasse una legione dormiente di Vampiri, è l'oscuro capo della "Temsek", ed i suoi interessi principali riguardano esperimenti genetici e la ricerca di portali per comunicare con altre dimensioni. Kurjak lo definisce "un viscido verme, peggiore tra tutti i Maestri"!

Albi: 11, 42, 45, 47, 53, 58.Speciali: 2.


Matthew Shady - Professore di Archeologia all'Università di Cambridge ed appassionato speleologo, ha incontrato Amber Tremayne in Galles, divenendo amico dell'affascinante Vampira dai capelli rossi. E' una specie di giovane Indiana Jones: conosce bene il proprio mestiere, ed è impavido quanto basta per affrontare i pericoli e le creature ostili che gli si sono presentati contro durante le sue ricerche, mirate ad appurare cosa c'è di vero nelle leggende britanniche. Per queste ragioni Harlan non ha esitato nel chiedere il suo aiuto e la sua esperienza per affrontare il presunto Conte Dracula; è lui inoltre a smascherare l'identità di Marden.

Albi: 44, 45. Speciali: 2.


Matylda Prusova (Madame De Thèbe) - La più celebre indovina di Praga, vissuta nel primo Novecento, quando fu amata da Nikolaus prima di essere uccisa da Hitler durante l'occupazione nazista di Praga per aver rivelato al Führer il suo futuro; l'occasione per vendicare l'amore spezzato è offerta a Nikolaus da Caleb negli anni '40 (n° 62). Nel presente Matylda rivive solo come spok nei tormentati ricordi di Nik (n° 12).

Albi: 12, 62.


Mulawa - Vecchio stregone marocchino conosciuto da Caleb Lost, con poteri magici di guaritore, è anche capace di aprire portali verso un'altra dimensione abitata da demoni e spiriti guerrieri utilizzando il sangue degli evocatori che ne fanno richiesta. Armato solo del suo bastone magico, salvò dall'altra dimensione una giovane creatura destinata ad un rito sacrificale, che divenne Kaled, suo nipote adottivo; prima di riattraversare il portale, tuttavia, fu accecato da uno dei demoni.

Albi: 19, 79.


Murphy - Corpulento ex pugile irlandese, ora guardia del corpo a disposizione del "Globetrotters Club", del quale fa parte Matthew Shady, è senxa dubbio una persona di parola, e non si tira mai indietro essendo disposto ad affrontare tanto ladri quanto mostri e vampiri pur di assolvere agli incarichi di garantire l'incolumità dei membri del Club.Restio all'uso delle armi, preferisce affrontare gli avversari a suon di pugni.
Albi: 44. Speciali: 2.


Lady Nahema - Pericolosa ed astuta agente fidata di Nergal, possiede un'eccezionale forza fisica nonché una perversa sensualità che non esita ad adoperare per soggiogare la volontà maschile, all'occorrenza. La sua fedeltà al Capo della "Polizia segreta" le consente di disporre dei Naphidim per le proprie missioni, nonché di creature mutaforma al proprio esclusivo servizio.

Albi: 65, 78.


Naphidim - Inquietanti e demoniache creature al servizio di Nergal, sono in grado di rendersi invisibili o mimetizzarsi per assolvere al ruolo di spie, nonché di condizionare telepaticamente le menti umane per ingannarle e condurle al Male. Semyaza è uno dei più pericolosi, ed ha sorvegliato il giovane Harlan quando viveva al villaggio con le tre "zie".

Albi: 51, 54, 62, 65.


Nergal - E' uno dei primi Maestri della Notte ad essere stato schedato nel computer del "Teatro dei Passi Perduti"; divenuto Capo della "Polizia segreta" della "Squadra del Male" consegnandosi spontaneamente ad essa, ha ottenuto in cambio nuovi poteri ed alleti, al prezzo di non potersi manifestare materialmente. Antico avversario di Caleb Lost, per mezzo dei suoi adepti Sonderling e Belyalis è riuscito a far emergere la parte vampirica di Harlan per convertirlo al male, senza tuttavia portare a termine l'impresa grazie al prezioso intervento di Nikolaus. Sembra essere il più classico dei cattivi, di quelli che stanno per trionfare ma poi, dopo essere stati sconfitti, si allontanano annunciando vendetta...

Albi: 12, 23, 51, 54, 62.


Nikolaus - Probabilmente è una delle personalità più interessanti della saga: al pari di Caleb, anche Nikolaus è un personaggio soprannaturale, anch'egli vive a Praga, che non sarebbe la stessa senza di lui (opinione di molti che l'hanno conosciuto), ma appartiene alla squadra rivale di Caleb. Malinconico diavoletto dall'aria genuina e simpatica, si stenta a credere nella sua natura. Vorrebbe Harlan nella sua squadra, ma si deve accontentare della sua amicizia, che comunque lo leverà dai grossi guai nel quale si caccia nel n° 12, mentre il suo intervento sarà provvidenziale nel n° 23. Creatura solitaria, ha la facoltà di evocare gli spok, ombre di personaggi defunti. Sebbene nemico di Caleb, tra i due c'è una curiosa forma di simpatia/rispetto, forse perché entrambi condividono un'esistenza secolare e solitaria, e proprio questa sua lealtà con Harlan ed i suoi amici gli causa svariati e temibili avversari tra gli agenti di Nergal.

Albi: 5, 12, 23, 50, 54, 62, 74, 83


Samael - Principe dei Seduttori omonimo (quanto meno...) del serpente che tentò Eva nel Giardino dell'Eden. La sua presenza, assieme a quella di Nergal di cui è alleato, basterebbe a spiegare perché sia necessario un Amesha come Caleb per vigilare su Praga! Le sue intenzioni non sembrano essere dirette ad una rivalità contro Dampyr, bensì quelle di soggiogare la volontà di Tesla che, sebbene Non-morta, è rimasta turbata dal loro casuale incontro in una notte praghese. Il suo obiettivo più ambizioso sembra essere la conquista del cuore di Vivien, la "zia bionda, sebbene questa sia immune alla malìa del Principe.

Albi: 12, 51, 54.


Stuart Morison - Figlio adolescente di Helen Darroch, una donna ritenuta pazza nonché protetta ed amata da uno Shee, uno spirito della natura che, tuttavia, si vendicò di lei quando lo tradì per Charlie, col quale concepì Stuart. La mente del ragazzo è stata quindi soggiogata per vendetta dallo Shee, che gli conferì tanto doti artistiche quanto intelligenza e violenza. Florence, zia del defunto Charlie, chiede aiuto all'amica Ghost Hunter Maud che, ben presto, deve chiedere rinforzi al collega Fred Richards e ad Harlan, che trova in Stuart delle affinità con la sua doppia natura di Dampyr.

Albi: 73.


"Temsek" - Multinazionale che, sotto la copertura di fabbrica d'armi da caccia, produce e vende clandestinamente prodotti bellici di ogni tipo: fucili, mitragliatrici, lanciarazzi, mine anti-uomo, mine-"giocattolo"... Ben nota ad Arno Lotsari ed all'intero "Medical Team", la "Temsek" ha visto smantellata la propria filiale bosniaca (n° 11) ad opera di Harlan e compagni con l'aiuto del padre di Kurjak, la sede di Sheffield (n° 47) grazie soprattutto ad una bomba innescata da un giornalista/killer, ed un laboratorio interno all'Area 51 controllata da Ixtlàn. Lord Marsden tesse le oscure trame della fabbrica...

Albi: 11, 31, 47, 58. Speciali: 2


Thorke - E' candidato al titolo di creatura più cattiva e malvagia di tutta la saga: nemico storico della stirpe angelica di Caleb, è un mostruoso guerriero cannibale disposto a proteggere chi lo adora cibandosi di carne umana e tenendo vivo il suo culto millenario. Capace di spostarsi liberamente su vari piani esistenziali, ha vinto il 1° round contro Dampyr che, incontrandolo inaspettatamente, si è rivelato troppo debole per affrontarlo. Animato anche da un atroce senso di vendetta, successivamente manovra i sentimenti di Harlan spingendolo fino a Cracovia, dove gli ha preparato una trappola mortale che solo l'intervento di Caleb, trasgredendo al vincolo di non lasciare mai Praga, è riuscito a far fallire.

Albi: 32, 64, 71.


Jan Vathek - Maestro della Notte che ha scelto le regioni del profondo sud africano come territorio in cui imporre il proprio dominio; impadronitosi della miniera di diamanti della Zona Proibita (n° 6), sul controllo della quale ha imposto una spietata dittatura, ne è spodestato da Omulù (n° 7), un Maestro nomade, l'esito del cui scontro lo costringe a fingersi morto per far perdere le proprie tracce, non prima d'aver avuto l'occasione di affrontare Harlan potendosi dichiarare addirittura deluso dall'eccitante duello con un Dampyr! Marcato stretto da Caleb (n° 23), ha progressivamente ricostruito il suo "impero" rivelandosi più coriaceo del previsto, sopravvivendo a due pallottole di Dampyr in pieno petto (n° 40).

Albi: 6, 7, 40.

"Vecchina" misteriosa - Personaggio avvolto dal più fitto mistero: entra in scena nelle vesti dell' unica superstite del villaggio di Yorvolak sterminato dal branco di Gorka, e profetizza a Kurjak la venuta di Dampyr, che sembra conoscere a fondo, per poi riapparire sotto forma di fantasma ed invocarlo nuovamente (n° 1); Harlan stesso la vede in sogno, e gli appare succevamente a Sarajevo per fornire importanti indizi, sebbene in chiave enigmatica, al novello cacciatore di Vampiri (n° 2)... Un episodio analogo si ripete brevemente in Transilvania... (n° 22). Il suo volto è solcato da profonde rughe che sembrano andare ben oltre i segni degli anni... E' un messaggero di Draka, di Caleb, o agisce per conto proprio?

Albi: 1, 2, 22.


Vera Bendix - Fino alla Seconda Guerra Mondiale era una dattilografa a Londra, finché l'incontro col giovane Nigel Grant la fece entrare nel S.O.E., sotto il comando di Edward Foster come spia, adottando il nome in codice "Odette"; assieme a Nigel, e spalleggiata esternamente da Godwin Brumovsky, penetra a Castello De Vere, prima roccaforte dei "Lupi Azzurri", impedendo la firma di una pace separata tra inglesi e nazisti. Successivamente si reca a Praga, città d'origine di sua madre, ed affianca Nikolaus durante l'assedio della città, prendendo le parti dell'"Armata di Liberazione Russa".Attualmente, mentre gestisce una galleria d'arte, non disdegna di tornare in azione accanto ad Harlan e compagni in avventure connesse con i suoi trascorsi da spia.

Albi: 46, 62, 83.

Victor - Poeta anarchico parigino un po' folle ed innamorato di Araxe, che anni prima lo salvò dal suicidio. Frequenta spesso il cimitero di Montparnasse, recitando, quasi "a sfregio", poesie sulle tombe dei poeti scomparsi, si esibisce come cantante in qualche locale, e custodisce, con una certa gelosia, il corpo della Vampira dormiente senza esitare a rischiare la propria vita per lei (anticipando addirittura l'azione di Harlan nel mettere fine al ritorno di Verdier con la sua "Casa di sangue") ed a nutrirla col proprio sangue dopo il suo risveglio.Ha aperto assieme ad Anne Marais una libreria.

Albi: 10, 48, 49, 82.


Vlaminck - E' un cataphiles, un appassionato dei sotterranei parigini, arrivando ad eleggerli a sua dimora, nonché amico di Victor, che spesso si rivolge a lui quando da solo non riesce ad essere d'aiuto ad Harlan durante le sue avventure nella capitale francese.In passato era stato un prete, ma ha abbandonato la tonaca quando ha scoperto spiritismo ed esoterismo, divenendone un buon conoscitore.

Albi: 48, 82.


Tre "zie" - Vivien, Aysha e Chloe: figure importanti nella giovinezza di Harlan: l'hanno allevato sin dalla sua nascita, istruendolo in attesa che il suo istinto si svegliasse, sorvegliandolo continuamente assumendo l'aspetto alternativo di belle fanciulle, per poi fingersi morte quando Harlan lasciò il villaggio natìo. Caleb le ha definite "agenti neutrali" che hanno operato per conto della "Legge", impedendo che il Dampyr fosse esposto a qualsiasi pericolo prima di scoprire la propria natura e poter quindi scegliere la propria strada...

Albi: 1, 2, 21, 51.

Dampyr... il fumetto


Il fumetto



"Dampyr" appare in edicola con la serie regolare mensile nell'aprile 2000, sotto il prestigioso marchio di Sergio Bonelli Editore, proponendosi come un fumetto di horror avventuroso, anche se spesso l'azione lascia spazio alle atmosfere tipiche del luogo nel quale gli autori della serie, Mauro Boselli e Maurizio Colombo, coadiuvati da altri sceneggiatori, ambientano i vari episodi della serie.
In "Dampyr", infatti, lo scenario cambia ad ogni numero o due, proprio perché il filo conduttore della serie è la caccia ai Maestri della Notte, autentici supervampiri i quali, a differenza dei cugini della tradizione, non temono aglio, crocifissi, e non basta un paletto nel cuore per eliminarli. Inoltre possono muoversi di giorno, hanno la capacità di trasformare, entro certi limiti, il proprio aspetto, e possiedono poteri telepatici oltre ad una eccezionale forza fisica e velocità. Il loro nutrimento è, ovviamente, il sangue umano, e da millenni vivono nascosti e confusi tra il genere umano, approfittando di guerre e dittature per imporre il loro invisibile dominio territoriale. All'occorrenza, sono in grado di generare altri vampiri tra gli esseri umani, i Non-morti, i quali però temono la luce solare, oltre ad essere succubi del loro Maestro, la cui obbedienza è superiore ad ogni altro istinto; non sono in grado, inoltre, di generare altri vampiri. I Non-morti costituiscono il branco del Maestro che li ha generati, il quale li rende soldati, gangster, corpi dormienti fino al momento opportuno, inserendoli ad hoc nel contesto criminale del loro territorio di caccia: il loro numero è volutamente esiguo, per favorire a ciascun predatore un ampio territorio di caccia.
I Maestri della Notte hanno una vita naturale dell'ordine dei millenni: le loro ferite si rimarginano in fretta, non temono armi, e sembra che solo un loro scontro diretto possa essergli fatale (sebbene un qualche tabù gli impedisce di uccidere un loro simile), per cui s'incontrano raramente nel corso dei secoli... I Non-morti, invece, possono essere eliminati come i Vampiri più classici: dandoli alle fiamme, trafiggendogli il cuore e decapitandoli, oltre ovviamente ad esporli ai raggi solari.
Se però un Maestro della Notte ha un figlio da una donna umana, questo è un Dampyr, una creatura rara nella storia dei tempi, la cui sola virtù è avere nelle vene un "sangue stregato", capace di uccidere tanto i Non-morti quanto i Maestri…
Tuttavia, "Dampyr" non è soltanto questo: nello snodarsi delle vicende si affrontano anche temi diversi dalla caccia ai vampiri per il mondo, il tutto disegnato da artisti in grado di rappresentare tanto le atmosfere cupe del terrore classico, quanto le movimentate trasferte avventurose, tanto le ricostruzioni storiche, quanto gli orrori di guerra. Majo, Luca Rossi, Maurizio Dotti, Nicola Genzianella, Alessandro Bocci ed altri disegnatori, titolari o "guest stars" (Mauro Laurenti, Corrado Roi,...) s'alternano mese dopo mese nell'illustrazione della saga di "Dampyr", mentre le copertine sono affidate ad Enea Riboldi.

venerdì 27 aprile 2007

Un folle desiderio...


Un desiderio irrefrenabile...
una voglia pazza di te...
il desiderio di averti con me...
accanto a me...
abbracciato a me...

Un desiderio continuo
di sentire le tue braccia intorno a me...
le tue mani sul mio corpo...
le tue labbra incollate alle mie.

Un desiderio di averti sempre per me...
di poterti accarezzare...
di poterti baciare intensamente e
di potermi perdere nella profondità dei tuoi occhi.

Scateni in me
una grande passione...
un folle desiderio...
una voglia pazza di appartenerti...
di essere tua senza limiti e paure!

Tu, sei il mio grande desiderio
... il mio dolce desiderio...

Mi fai impazzire...
non riesco a controllare la voglia che ho di Te!

Sono vive nella mia mente
Le esperienze vissute con te...
Le belle sensazioni che provo standoti accanto...
La dolcezza del tuo sguardo
quando incrocia i miei occhi
La delicatezza nello sfiorarmi
dolcemente le mani
La passionalità nel toccare il mio corpo
e nell'accarezzare la mia pelle
I tuoi teneri baci che mi coccolano il viso.

Questo sei tu!
Una delle emozioni più belle
che abbia mai provato in vita mia.
Una persona che riesce a rendere
particolare ed interessante anche
un momento come tanti.

Con te, tutto ha un sapore diverso...
... più dolce... più frizzante... più intenso...
Tutto è molto più saporito adesso
e intendo gustarlo fino in fondo!

Ti amo mio Dolce Desiderio!


La tua Lucilla

Video buffi...

Gli Ostacoli del Culo




La Paperella nutre i pesciolini!




Un Pittore particolare!




Dolci Baci...




Kittens' Waltz - Valzer dei gattini...




Un leone affettuoso!

Foto divertenti... fine...






Foto divertenti... continua...






Foto divertenti

Guardate come sono buffe queste immagini!!







Vorrei fossi qui ora!

Saw IV


Saw IV è un film horror/thriller annunciato per il 2007 e costituirà il quarto (e penultimo?) capitolo della saga iniziata nel 2004 con Saw - L'enigmista. Penultimo in forse perché i produttori vorrebbero arrivare anche a Saw V.

Stato della produzione
Sceneggiatura completata: è stata scelta la storia di Patrick Melton e Marcus Dunstan.
Pre-produzione iniziata dal 12 febbraio 2007.
Inizio delle riprese previsto per il 16 aprile 2007. Le riprese dovrebbero durare 6 settimane.
Uscita negli USA prevista per il 26 ottobre 2007.


Curiosità
La realizzazione di Saw IV sarebbe dipesa dal successo che Saw III avrebbe ottenuto, e dal momento che quest'ultimo, costato appena 12 milioni $, ne ha già incassati 120, Saw IV è stato messo in cantiere. E non solo: visti i risultati incredibili ottenuti dai film di questa saga, la LionsGate, la casa di produzione, ha deciso di renderla una serie annuale, per lo meno finché consentito dagli incassi.
I creatori della saga, James Wan e Leigh Whannell, inizialmente volevano dedicarsi ad altri progetti; ora sono tornati in produzione.
Tobin Bell, l'attore che interpreta l'enigmista Jigsaw, sembra che abbia già firmato anche per Saw V, quinto sequel che la LionsGate vorrebbe far uscire ad Halloween del 2008.

La saga di Saw
Saw - L'enigmista (2004) Saw II - La soluzione dell'enigma (2005) Saw III - L'enigma senza fine (2006) Saw IV (2007) Saw V (2008?)



Saw - L'enigmista
Saw - L'enigmista è un thriller/horror del 2004, diretto da James Wan, che ne ha anche scritto il soggetto con Leigh Whannell.
Il film è stato girato in soli 18 giorni e nel mese di gennaio 2004 c'è stata la prima proiezione al Sundance Film Festival. È uscito negli USA il 29 ottobre 2004 il 14 gennaio 2005 in Italia.

All'inizio del film un uomo si trova in una vasca da bagno in stato d'incoscenza, nel buio totale. Nell'acqua galleggia un piccolo oggetto luminoso. L'uomo si sveglia ed esce dalla vasca in preda al panico; l'acqua inizia a fluire nello scarico insieme al misterioso oggetto luminoso. Egli sente la voce di un'altra persona che, un momento dopo, accenderà le luci. I due uomini, Lawrence Gordon e Adam Faulkner, si trovano in un vecchio e sudicio bagno, incatenati a dei tubi, agli angoli opposti della stanza. In mezzo c'è un uomo riverso in una pozza di sangue; in una mano ha una pistola e nell'altra un registratore di cassette.
I due uomini scoprono presto due buste che riportano il loro nome, le quali contengono una cassetta. Dopo aver preso il registratore all'uomo disteso in centro alla stanza, Adam ascolta la cassetta a lui indirizzata. Una voce anonima gli dice che fino a quel momento non ha fatto altro che guardare gli altri vivere la loro vita; in quel giorno avrebbe guardato la sua agonia o avrebbe iniziato a vivere. La cassetta indirizzata a Gordon, invece, lancia un ultimatum: deve uccidere Adam prima delle 18 altrimenti la sua famiglia sarebbe morta. Inoltre viene detto che l'uomo in centro alla stanza ha il sangue avvelato e, in quella circostanza, l'unica soluzione è spararsi. La casetta si conclude dicendo che esistono delle possibili vie di fuga.
Riascoltando la cassetta Gordon nota che viene fatto riferimento, con un messaggio nascosto, al water presente nel bagno. Infatti Adam troverà all'interno del cassonetto una busta con due seghe. Ben presto i due uomini scopriranno che non sono fatte per tagliare il metallo ma perchè loro si taglino il piede. Adam, in preda alla disperazione, lascia la sega rompendo lo specchio di fronte al lavandino.Gordon, vista la situazione, sospetta che siano stati rinchiusi dal killer Jigsaw; lo conosce così bene perchè era sospettato di essere lui.

Flashback: le prime vittime di Jigsaw
In una serie di flashback vengono mostrati due detective, David Tapp e Steven Sing, che esaminano i luogi dove sono morte le prime due vittime di Jigsaw: Paul Stallberg e Mark Rodriguez.Dal nastro indirizzato a Paul si capisce che questi ha tentato più volte il suicidio tagliandosi le vene dei polsi; ma secondo Jigsaw lo ha fatto solo per attirare l'attenzione. Paul è stato chiuso in una stanza seminudo e l'unica via d'uscita è uno stretto passaggio attraverso il filo spinato. Per sopravvivere avrebbe dovuto attraversarlo in due ore, prima che l'uscita venisse chiusa. Paul prova a scappare, ma muore dissanguato.Mark invece viene intrappolato perchè dice di essere malato ma Jigsaw lo ha visto tranquillamente in giro. Mark è rinchiuso seminudo in una stanza illuminata solo da una candela. Gli è stato iniettato un veleno ed il suo antidoto si trova nella cassaforte in centro alla stanza. Il corpo di Mark è ricoperta di una sostanza infiammabile ed sul pavimento vi sono moltissimi vetri. I muri della stanza sono riempiti di numeri e fra questi vi è la combinazione. Mark doveva cercarla, ma muore bruciato. Sulla scena di Mark Jigsaw lascia la penna del dottor Gordon e per questo viene inizialmente sospettato dalla polizia.
Infatti un giorno, mentre Gordon sta parlando ad alcuni tirocinanti su un paziente che ha un cancro inoperabile al cervello (il suo nome è John e gli viene ricordato dall'infermiere Zep Hindle), la polizia lo porta in centrale per discutere la questione della penna. Gordon non vuole dire dove si trovava la sera della morte di Mark per proteggere "una persona che non è un paziente"; successivamente viene detto che l'alibi è confermato quindi si capisce che Gordon ha fatto il nome di questa misteriosa persona. Prima di venir rilasciato gli viene fatta ascoltare la testimonianza di Amanda Young, l'unica che è riuscita a salvarsi a Jigsaw. Essa afferma che l'Enigmista la ha "aiutata", le ha fatto apprezzare la vita che fino a quel momento "buttava" in droga.
Secondo flashback: la famiglia di Gordon
Dopo un breve ritorno al presente in cui Adam scopre che lo specchio sopra il lavandino è semitrasparente e, dopo la sua rottura, che dietro cela una telecamera, viene mostrato un secondo flashback sulla famiglia di Gordon. I rapporti con la moglie, Alison, non sono fra i migliori: i coniugi litigano e la figlia, Diana, ha paura che il padre la abbandoni. Successivamente vengono mostrate madre e figlia legate ed imbavagliate al letto da un misterioso uomo vestito in nero. La casa del dottor Gordon è controllata dal detective Tapp, sempre convinto che sia il killer. L'uomo misterioso viene visto da Tapp, il quale pensa sia un amante.
Terzo flashback: il nascondiglio di Jigsaw
Terminato il secondo flashback Gordon lancia ad Adam il suo portafoglio in modo che possa vedere la foto della figlia. Sfogliando le varie foto Adam trova una Polaroid in cui si vedono Diana e Alison imbavagliate. Dietro un messaggio avverte che "la X contrassegna il luogo ed a volte si vede meglio con gli occhi chiusi"; Adam nasconde la foto ed ha inizio un nuovo flashback in cui Tapp scopre dove si trova il nascondiglio di Jigsaw guardando il video lascianto a Amanda. Senza un mandato irrompono nell'edificio dove trovano un uomo legato ad una sedia, con due trapani vicino al collo. Non appena Jigsaw ritorna nel suo nascondiglio i detective si nascondono con l'intento di arrestarlo. Il killer, non appena sbucano i poliziotti, attiva i trapani che lentamente si avvicinano al collo della vittima. Mentre Sing tenta di bloccare la trappola, Jigsaw ferisce con un coltello Tapp e fugge. Bloccati i trapani Sing inizia l'inseguimento ma viene presto ucciso da quattro fucilate, attivate da un sollile filo calpestato dal poliziotto. Tapp lascia la polizia ed è ossessionato dal catture il killer.
A questo punto hanno termine i flashback e si ritorna nel bagno. Ripensando al messaggio scritto sul retro della foto, Adam convince Gordon a spegnere le luci; in questo modo si evidenzia una X sul muro (la X era già menzionata sulla cassetta di Gordon). Rompendo il muro Gordon trova, all'interno di una scatola, due sigarette, un cellulare che può ricevere soltanto ed un messaggio che invita ad avvelenare una sigaretta nel sangue per uccidere Adam. Successivamente avvelenerà la sigaretta e la metterà nuovamente nella scatola. Mentre prova a telefonare si ricorda cosa gli è successso poco prima di essere rapito, nel parcheggio dell'ospedale.
Gordon ed Adam decidono (sottovoce in modo da non essere sentiti dall'uomo che li osserva con la telecamera) di inscenare la morte del secondo. Gordon lancia ad Adam la sigaretta non avvelenata ed Adam finge di morire. Un momento dopo una scarica elettrica lo colpisce (attraverso la catena) smascherando la messa in scena. A questo punto anche Adam ricorda cosa gli è successo prima del rapimento.
Terminato il flashback su Adam, Gordon riceve una telefonata dalla moglie. Prima di riattacare lo avverte che Adam conosce molte più cose di quanto dice. Viene rivelato che Adam è un fotografo pagato per spiare Gordon, il quale tradiva la moglie. Adam è stato pagato dal Detective Tapp. Le foto sono state nascoste insieme alle seghe nel cassonetto del bagno. Riguardandole Adam scopre, in una foto, la presenza dell'uomo misterioso che verrà riconosciuto da Gordon come l'infermiere Zep. Nel frattempo il tempo è scaduto.
A casa del dottore, Zep si prepara ad uccidere Diana e Alison dato che Gordon ha fallito la sua prova. Obbliga quindi la moglie a telefonare a Gordon dicendogli che ha fallito. Nel momento in cui prende il telefono aggredisce Zep (si era slegata prima).
Gordon sente il trambusto, ma non riesce a capire cosa stia succedendo a casa sua. Mentre Zep e Alison lottano parte un colpo di pistola che fa intervenire Tapp, appostato nella casa vicina. Zep ferisce l'ex-poliziotto e si reca ad uccidere Gordon. Tapp lo segue.
Nel bagno Gordon viene colpito da una scarica elettrica che lo fa svenire. Al risveglio il cellulare inizia a suonare, ma è troppo lontano perchè lo riesca a prendere. Gordon diventa isterico, urla e piange e decide di tagliarsi il piede. Liberato dalla catena prende la pistola, carica un proiettile e spara ad Adam.
Tapp e Zep, nel frattempo, entrano nello stabile dove è presente il bagno e dopo un inseguimento, Zep uccide Tapp. Entra quindi nel bagno dove Gordon, urlando, gli chiede di rilasciare la famiglia. Zep gli punta la pistola contro dicendo che è troppo tardi.
Un secondo dopo Adam "ritorna in vita", afferra Zep e lo uccide colpendolo ripetutamente alla testa con il coperchio del cassonetto del bagno (è in pietra). Gordon va a cercare aiuto, per non morire dissanguato, promettendo ad Adam che sarebbe tornato.
Rimasto solo, Adam cerca nelle tasche di Zep la chiave della catena; trova invece un registratore che lo lascia terrorizzato

«Salve signor Hindle, o come ti chiamano in ospedale: Zep. Voglio che tu faccia una scelta. C'è un veleno a lento rilascio in circolazione nel tuo sangue e solo io ho l'antidoto. Devi uccidere una madre e sua figlia se vuoi salvarti. Segui attentamente quello che dico; rispetta le regole.»
(Jigsaw)


A questo punto il "corpo" disteso in centro al bagno si alza e si strappa una maschera che simulava il suicidio. Si scopre che è John, il paziente con il cancro inoperabile al cervello. Jogsaw dice ad Adam che la chiave della catena è nella vasca da bagno (e non ne cassonetto come viene detto nella versione italiana): con un veloce flashback si vede che la chiave era attaccata al misterioso oggetto luminoso che galleggiava nell'acqua. Adam afferra la pistola ma Jigsaw, con un telecomando, gli da un'altra scarica elettrica.
Jigsaw si dirige verso la porta e si sente lo stesso messaggio lasciato ad Amanda:

«Molta gente è poco riconoscente nei confronti della vita; ma tu no, non più ora.»
(Jigsaw)


A questo punto Jigsaw, dicendo "Fine del gioco", spegne la luce e chiude la porta.


Saw II - La soluzione dell'enigma
Saw II - La soluzione dell'enigma è un film statunitense del 2005, diretto da Darren Lynn Bousman, sequel, ad un anno di distanza, del fortunato Saw - L'enigmista.
Considerato da parte della critica cinematografica come uno dei tanti "sequel inutili", Saw II è stato messo in cantiere dopo le pressioni via di e-mail di centinaia di appassionati del primo film. Presa la decisione dare un seguito alle torture del sadico enigmista, Darren Lynn Bousman e i suoi sceneggiatori mettono in gioco nuovi personaggi, e creano lotte per la sopravvivenza ancora più tese e violente che nel thriller precedente. Il film è stato girato in soli 25 giorni.
L'esperienza nella quale sono coinvolti i protagonisti richiama Dieci piccoli indiani di Agatha Christie.
Il film inizia in una stanza buia dove Michael, un informatore della polizia, indossa un dispositivo intorno al collo. Per fermare la trappola Michael deve togliersi un occhio e prendere la chiave posta nell'orbita. Tuttavia non ci riesce e la trappola lo uccide.
Il detective Eric Matthews, dove aver discusso con il figlio adolescente Daniel, inizia le indagini sulla morte di Michael. Raggiunge, con una squadra SWAT, gli stabilimenti abbandonati della Wilson Steel, il cui logo era riportato sulla trappola. Al piano superiore trovano l'Enigmista; il killer è notevolmente indebolito a causa del cancro che lo sta uccidendo. Jigsaw indica ai poliziotti una serie di monitor sui quali si vedono delle persone chiuse in una misteriosa casa. Fra loro è presente Daniel, il figlio di Eric. Un timer indica che i poliziotti avranno due ore di tempo per salvare le persone.
Fra le persone rinchiuse nella casa vi è Amanda Young, l'unica ad essersi salvata alle trappole di Jigsaw. Sarà lei a trovare un registratore con il messaggio dell'Enigmista: nella casa c'è un gas nervino e gli occupanti dovranno trovare la combinazione per aprire la cassaforte, posta al centro della stanza, contenente un antidoto; altri sono nascosti nella casa. Da questo momento il film alterna le vicende all'interno della casa e quelle nel nascondiglio di Jigsaw.
Nella casa Gus viene rapidamente ucciso mentre cerca di guardare attraverso lo serratura della porta. Gli altri inizio ad esplorare l'edificio. Nella cantina trovano un messaggio indirizzato ad Obi: egli ha aiutato a rapire le persone che sono imprigionate nella casa. Viene trovato un forno contenente due antidoti. Obi cerca di prenderli ma resta imprigionato e muore bruciato.
Nel nascondiglio Jigsaw informa Matthews che se vuole salvare il figlio deve soltanto restare seduto ed ascoltarlo; il detective accetta mentre gli altri poliziotti cercano di individuare la sorgente del segnale video. L'Enigmista spiega che ha deciso di insegnare agli altri il valore della vita dopo che gli è stato diagnosticato il cancro e ha fallito il tentativo di suicidio. La sua firma, un pezzo di puzzle tolto dal corpo delle vittime, è indica che la persona ha perso un pezzo cruciale di se stessa.
Nella casa viene trovata un'altra cassetta: è indirizzata a Xavier, uno spacciatore. Egli dovrà prendere una chiave nascosto nel buco in centro alla stanza; la cavità è riempita di siringhe. Xavier getta Amanda nel buco; riuscirà a trovare la chiave ma troppo tardi dato che la porta è bloccata.
Jigsaw dice a Matthews che le persone intrappolate nella casa sono tutti criminali arrestati proprio da Matthews, anche creando prove false. Se lo avessero scoperto Daniel sarebbe morto. Intanto arriva una squadra di tecnici per individuare la sorgente del segnale video; Matthews inizia a distruggere i progetti scritti da Jigsaw, ma egli resta impassibile. Nella casa Xavier abbandona gli altri per cercare una via d'uscita e guardando dietro il collo del defunto Gus scopre un numero. Capisce che sul collo di ogni persona è riportata una cifra della combinazione della cassaforte. Xavier uccide Jonas per recuperare il numero ed inizia ad inseguire gli altri, che intanto hanno scoperto chi è il padre di Daniel. Addison fugge e Laura muore a causa del gas.
Addison trova in una stanza una scatola di plexiglas al cui interno è presente un antidoto. Nel cercare di prenderlo resta intrappolata. Xavier, intanto, scopre che Daniel è figlio di Matthews e per questo vuole ucciderlo. Vedendo queste scene dai monitor, Matthews perde il controllo e assale Jigsaw e, mettendogli la pistola in bocca, lo obbliga a portarlo nella casa. Dopo che sono partiti i tecnici individuano la sorgente del segnale e mandano una squadra sul posto. Nella casa Xavier scopre gli altri numeri della combinazione ed insegue Amanda e Daniel attraverso una botola che conduce al bagno dove è ambientato Saw. Dopo averli raggiunti si taglia un pezzo di pelle dietro al collo per vedere il proprio numero. Xavier a vuole uccidere Amanda e Daniel, ma quest'ultimo gli taglia il collo usando la sega trovata sul pavimento.
Nel frattempo Matthews arriva alla casa e la squadra SWAT raggiunge il luogo da cui parte il segnale video; si scopre che le immagini dei monitor erano solo una registrazione e che, quindi, quel luogo non è quello giusto. Nella vera casa Matthews arriva nel bagno e viene colpito da una persona che indossa una maschera da maiale. Intanto nel nascondiglio di Jigsaw si apre una cassaforte al cui interno vi è Daniel.
Nel bagno Matthews si risveglia e si ritrova incatenato, come in Saw. Una cassetta rivela che è stata Amanda ad aggredirlo e che sarà lei a continuare il lavoro di Jigsaw quando questi sarà morto. Matthews urla furioso e Amanda lo abbandona mentre Jigsaw, in fin di vita, aspetta in auto. Per un breve istante lo si vede sorridere.



Saw III - L'enigma senza fine
Saw III - L'enigma senza fine è un film horror/thriller del 2006 diretto da Darren Lynn Bousman e costituisce il terzo (e terzultimo?) capitolo della saga iniziata nel 2004 con Saw - L'enigmista.
Come negli altri episodi, anche in questo c'è una serie di personaggi che vengono rapiti e sottoposti ad una serie di macabri giochi e test, dove vengono messe alla prova le loro capacità morali e la loro volontà di vivere. In questo, vengono seviziate due persone: la dottoressa Lynn Denlon e Jeff Reinhart. La prima è una dottoressa estremamente abile nel suo lavoro, che viene rapita da una donna di nome Amanda Young, per portarla dall'enigmista, di cui è complice. Egli è malato terminale di tumore e gli rimane poco da vivere, così alla donna viene proposto (o meglio imposto) un gioco: Lynn dovrà mantenere in vita l'enigmista altrimenti, quando il suo cuore si fermerà, un disposito attaccato al suo collo, le farà a pezzi il cranio. Il secondo, è un uomo distrutto dalla morte di suo figlio. E' consumato dal dolore che l'ha spinto a non parlare più con nessuno, nemmeno con sua moglie e sua figlia. Più d'ogni altra cosa, egli desidera fargliela pagare all'uomo che ha investito il ragazzino che intanto ha subito una lieve condanna di sei mesi. Anche lui viene rapito e si sveglia in un posto abbandonato dove dovrà superare dei test in cui incontrerà (come promesso dall'enigmista stesso) tutti coloro che erano direttamente e indirettamente coinvolti con la morte di suo figlio, autista compreso. Se Jeff riuscirà a superare tutti i test imposti dall'enigmista, mentre quest'ultimo è ancora vivo, Lynn potrà essere liberata e fuggire lasciando l'enigmista al destino che troverà più consono. Tuttavia, la storia si evolverà in maniera molto differente da come ci si potrà aspettare.
In questo film, l'eroe della saga, punta la sua attenzione su uno dei gesti più nobili: il perdono. Difatti l'enigmista interviene nella difficile situazione familiare di Lynn Denlon e Jeff Reinhart, nella quale l'uomo trascura la figlia e medita una terribile vendetta contri chi è coinvolto con la morte del figlio e con la pena troppo lieve nei confronti di chi lo ha ucciso (il giudice e una testimone troppo accidiosa per fare il suo dovere) la donna invece è colpevole di tradire il marito, trascurare la figlia (tutti la trascurano, poverina) ed anche di essere poco impegnata sul lavoro. Così SAW pone l'uomo di fronte ad una serie di prove nelle quali lui deve dimostrare di aver imparato a perdonare. Sulle prime l'uomo tentenna ma pian piano supera brillantemente tutte le prove (anche se a dirla tutta lascia dietro di se una sequenza di morti orrbili) fino ad arrivare alla prova del "perdono finale" nella quale deve perdonare proprio l'enigmista (anche se l'uomo non dovrebbe provare sentimenti dispregiativi nei confronti di SAW che ancora una volta si presenta come un buon pastore) ed è proprio sul più bello che l'uomo dimostra tragicamente di non aver appreso la lezione di vita impartitagli dal nostro eroe... Il ruolo della donna rapita invece è quello di creare un maggior intrigo, essa risulterà infatti essere una pedina in un gioco che SAW decide di fare con la sua assistente Amanda. Anche questo film è un'opera di cui ci ricorderemo negli anni per la genialità di un personaggio come l'enigmista e per una trama davvero avvincente. Molto interessante inoltre la depressa vicenda umana di Amanda, la giovane assistente di SAW, che sogna di poter ereditare il posto di enigmista ma che si trova a fare i conti con un'emotività instabile.

giovedì 26 aprile 2007

I confini dell'anima

By Strawberry89

Scritti dimenticati...


ALBA NERA
Addio all'alba dorata di Settembre, addio al sole nascente che mai più rivedrò da fratello nella luce quieta del mattino.
Tornerò nel buio del crepuscolo eterno, riabbraccerò la tenebra che mi ha sempre chiamato, mi tufferò nelle profondità di abissi scuri e le ombre saranno le mie amorevoli nutrici.
Ali nere mi trasportano in un crepuscolo dai colori grondanti di sangue e lussuria, sospeso su un letto di rovi acuminati mentre volti sfuocati assistono sorridendo al mio passaggio.
Sul mio corpo secco piove sabbia fredda, nelle mie carni si ciberanno radici antiche che allungheranno le loro spire fin dentro di me prosciugandomi di ogni fremito di vita perduta.
Sento il dolore e la pesantezza di poche lacrime che stentano ad uscire da occhi socchiusi, odo sussurri di preghiere false che il vento soffocherà e che mai giungeranno a destinazione.
Sulla scricchiolante ghiaia passi grevi si trascinano verso il mio ultimo giaciglio, ascolto voci sconosciute tessere false lodi a chi non hanno mai conosciuto, nell'apoteosi della forzata simulazione nel teatro del dolore.
Il bene, il male sono ormai lontani, la carne è solo un antico e inutile ricordo ora che il nulla mi circonda con I suoi artigli e il gorgoglio del mare è solo un eco soffuso.
Non vedo angeli dalle sfavillanti vesti, non sento le urla di scherno di demoni dalle ali membranose, niente trombe o fuoco, solo una piatta distesa di liquido amniotico ancestrale a sorreggere ciò che non è morto di me.
Il mio corpo non vibrerà più con il cambiare delle stagioni, I miei sensi non saranno più in balia del vento e il tempo impotente non mi potrà nemmeno sfiorare con la sua clessidra.
Non sento dolore, dispiacere, rimpianti per quello che ho lasciato, solo la voglia di lasciarsi trasportare inerme da correnti astrali sconosciute che mi condurranno alla fine ultima.
Dietro di me la falsità di troppi sorrisi bruciano nella notte, illusioni muoiono come farfalle al tramonto e neve nera sotterra tutti I miei sogni mai usciti dal bozzolo.
Rivedo senza emozioni ciò che ho fatto, ciò che è stato ed è come se tutto stesse accadendo di nuovo con me spettatore disattento e non più primo attore.
Lascio torrenti carichi di dolore dentro cui scorrono acque colme di cadaveri ritorti, lascio nuvole pesanti colme di scheletri dalle ali di corvo e lascio alberi dalle chiome scarne che mai più saranno verdi.
La campagna mi guarda e calma sussurra il suo ultimo saluto mentre la luna si affaccia da nubi nere e le stelle piovono rendendo la notte solo un'ombra tra nebbie cupe.
Nelle mie orecchie si fa largo un dolce canto ed è come se io fossi tutt'uno con esso, riempiendomi di luce ascolto parole che non riesco a capire mentre cavalco una cometa impazzita che mi trascina sempre più giù verso I reami della polvere.
In un momento rivedo il mio corpo, lontano sotto di me, sento le mie ali farsi pesanti, torcersi, poi staccarsi e cadere in un nero pozzo senza fine colmo di pelli di serpenti.
Molte stelle cadono assieme a me, pianeti nascono ed esplodono, intere galassie sembrano collassare al mio passaggio ed è come se fossi risucchiato dalla terra e nella mia vecchia carne.
Cado assieme a rosse foglie in autunno che mi fluttuano in torno ed è come se anch'io come loro mi fossi posato al suolo, non per morire però, ma per ritornare al mio vecchio corpo, per una nuova vita.
Campane cupe e plumbee risuonano nelle mie orecchie, immense cattedrali gotiche riaffiorano fumanti e silenziose da scuri oceani di ceneri e lacrime mentre bestie alate espandono il loro doloroso canto.
Urlo alla comunione con la mia vecchia forma, mi sento bruciare, rivoltarmi come un guanto, sento le mie ossa torcersi e storpiarsi sotto strani influssi, così come I miei occhi esplodere sotto pressioni sconosciute.
Sento freddo, odo richiami immondi farmi fremere le carni putride, sento una fame primordiale scuotermi I sensi, mentre ripenso al sole che non potrò mai più vedere... da fratello!


CENERI ASTRALI
La serenità si spegne lenta quando scopri che non è per sempre, quando senti la parola morte, quando impari il suo significato.
Tu rifletti, ma non sai capire e la vita assume un altro senso, in quell'ora che nessuno vuole, senza pensare alla velocità del tempo.
Dicono che sarai libero come l'aria In un sogno che chiamano anima, dicono che non avrai più bisogno di sognare, in quell'utopia che è forse lo spirito.
Dicono che sarà solo un passaggio; per volere o per errore, essenza senza prigioni intorno, luce ultima che riflette un tramonto.
Sarà breve come un ponte sospeso sopra nebbie nella memoria, ridefinendo la materia plastica, come la fine di una bella storia.
Non sarà una lapide scarna ad essere simulacro del mio ricordo, non sarà la fredda terra ad avermi come un giglio.
Danzano fredde stelle della splendente Andromeda, specchi celesti di luminosità lontane nel tempo e nello spazio.
Vortici ancestrali vincolano ciò che è impalpabile, assecondando atomi immobili, anelando alla fonte che genera l'immortalità illegittima.
Luoghi, scenari dell'infinita commedia dell'essere, dell'esistere, mutanti dimensioni dai colori effimeri e dagli odori acri del ricordo.
Moltitudini di particelle vaganti in venti urlanti, simulazioni, ciclico ruotare delle ruote monolitiche del fato.
Respirare in cubi di nera vertigine, assaporando la fine del cosmo, soffermandosi su ciò che la mente non può contenere.
Divincolarsi nelle spire della notte, occultando la brillantezza che solo materie nobili sanno donare senza tradire.
Disconnetto la mia mente nel vagare in dissolvenza, respingo l'epilogo che dona l'infinito, rifletto, nell'unico senso possibile.
Ascolto frequenze lontane, ovattate da correnti cosmiche, sempiterne nell'infinito viaggio che respinge la carne.
Cenere alla cenere, polvere alla polvere, dicono!


FUORICONTROLLO
E' una lama nel palmo della mia mano,
che fa correre incubi nella mia mente,
è una pallottola dritta nei miei occhi,
che rende cieche ellissi fuori controllo.
E' una vedova spenta sotto vetro,
mentre piove e lacrima per un uomo,
è il fuoco sacro nei cieli dell'est,
che fa bruciare veloci le rivelazioni.
Nello specchio, solo un paradiso di plastica,
nei miei occhi solo un paradiso di plastica.
Mai più quiete nella tempesta,
ne dormienti sul pavimento,
mai più colori nel cielo,
ne amore che non sia sesso e fuoco.
E' un ragno sotto la tua pelle,
una bambola del demonio per il tuo compleanno,
è uno scorpione nella sabbia,
che guarda la tua strada divenire arsa.
E' un veleno su labbra candide,
serpenti in lenzuola gelide,
è un urlo che risuona silenzioso,
il delirio che domina l'immobilità.
Intorno bruciano petali di fiori, intorno bruciano anime perse.
Mai più luce nei raggi del sole,
ne riflessi in acque chiare,
mai più sogni senza risveglio,
ne carezze su pelli cambiate.


IL SOGNO DELLA FATA NERA
Splendore è già forma nei tuoi occhi dormienti, che leggera fan la mente dalla luce libera, sussurrano cieli dalle geometrie immobili e stridono stelle sole, invocando il tuo nome.
Libera dalla carne ferma, ti fai essenza pura, mentre perde l'abisso tutto il suo nerore, discendono rami sterili accarezzando le loro radici, prostrandosi silenziosi all'ombra del tuo sorriso.
Chiudi I tuoi occhi splendidi fendendo ciò che è nulla, corri in dimensioni eteree in gennai vecchi e ruggini, mentre vortici dimensionali increspano
I tuoi capelli e rapita ti abbandoni nelle braccia del sogno.
Immobili gli arti che catturano l'ultimo confine, quando insorge lo spirito che non teme l'ombra, sereno il pensiero che trova riposo e quiete, baciando labbra cieche che urlano affamate.
Sogna la fata che non teme la bellezza, spegne la fiamma che non sopporta l'oscurità, libera la farfalla che riflette sulla soglia, freme carne debole che mano non sfiora.
Rinasce la voglia che genera tormento, scorre sangue nuovo in cascate fertili, rigetta la nube il falco solitario ed è dolce l'attesa per ciò che scorre piano.
Addio al giorno dorata effimera chimera, sospende il pensiero il suo errare rigido, riaffiorano echi che la luce fredda attutisce, libero il suono in foreste di coralli rosei.
Dea ultima che generi passione, fai lacrima chiara di ciò che lascia il fondo, guarda nel cristallo che riflette ciò che è splendido e risucchia rubando ogni mio respiro.


LA LUCE PIU' GRANDE
I corvi voleranno ma tu non sarai con loro, verso tramonti languidi come lacrime taglienti, sospingendo con ali nere il lento declino dell'astro infuocato.
Aspetterò tra nebbie argentee che questo veleno diventi energia e mi riempia vene urlanti, ricordando la rabbia che hai disintegrato prima che mi accorgessi che il tuo profumo fosse ossigeno per me e che nulla più sarebbe stato.
Chiudo gli occhi e ascolto il nostro respiro in notti corte e fragili, odiando la clessidra che veloce cola le sue sabbie risvegliandomi dalle tue labbra.
Passeranno piano nubi dalle mille forme, urleranno carni frementi e infuocate disperdendo ombre dai contorni instabili, mentre ascolteremo la nostra pelle fondersi e tu guarderai le mie labbra dirti TI AMO!
Sarà la luna il nostro fievole lume, lenta la nottuide agiterà le sue grandi vele nei neri abissi della notte e sarà silenzio, il tuo corpo sarà la mia splendente cattedrale e il tuo spirito la mia divinità.
Rivivrò sprofondando tra I tuoi sospiri che squarciano il silenzio come pioggia in aprile, assistendo al passaggio di comete impazzite in liquidi astrali che segneranno la nostra leggenda.
La grandine non scalfirà questi petali delicati, fioriti in giardini tra I geli dell'inverno, tra rose che sbocciano al tramonto sanguinando lacrime come il pianto di una vergine, rossa rugiada nei cieli dell'ovest.
Urleranno il tuo nome onde, infrangendosi sulla mia anima, mentre candide ali nate dal tuo tocco squarceranno il cielo divenendo portatrici di luce.
La carne arsa troverà fonte viva e limpida in cui dissetarsi, superficie trasparente in cui I tuoni non si rifletteranno perdendo la loro voce.
Lo spirito dall'armatura dorata tornerà vincitore cavalcando il drago della conoscenza e la spada di fuoco canterà innalzata verso il cielo.


L'IMPERO DEL SILENZIO
Bruciano fiori che un tempo erano sogni, si spengono corpi che rincorrevano l'infinito ed e così che la bocca placa la sua sete e cieca si ritrae per mordersi le labbra. Si spegne il corpo che ciclicamente svanisce in ceneri leggere, agitato è lo spirito che non conosce la sua forma e cresce l'ombra dove luce si ritrae. Farfalle cadono dalle ali in fiamme, urlando nel silenzio, cristalli splendidi si sgretolano generando polvere che lo spazio donerà a galassie lontane. Piange il piccolo che non vede la luna, che non brama ossigeno, che disdegna la luce. Atomi impazziti si disgregano in uragani astrali dai colori vividi, ricordando I corpi che la verticalità dimenticano dando origine alla staticità finale. Occhi serrati anelano visioni che artigli affilati trattengono in ragnatele dei loro riflessi di esistenza fallita, emozioni si perdono sfumando in nebbie piangenti. Sconfina il pensiero in lande desolate che I suoni riflettono, che I sogni decompongono e che le voci spengono. Candele si dibattono per non perdere la loro fiamma, agitate da correnti che occhi non vedono e ombra non generano, essenze invisibili valori variabili. Ibridi si contorcono in celle strette attendendo di avere forma nuova che definisca la loro natura, nelle prigioni dell'essere, nei gironi del nulla.


L'INSINUAZIONE
Magnifico è l'essere che veglia nello spazio circumnavigando mari di stelle immobili, sovrapponendo lembi di nero velluto ed arricchendosi in anelli che distribuiscono la luce.
Dimmi Angelo che vaghi incurante, di che colore sono le tue fiorite ali?
Una nella misericordia della sua immensa luce, l'altra nel sangue della sua terribile vendetta!
Ecco la serpe che striscia nella polvere, ecco il riflesso che spezza la calma muovendo l'immobilità dello specchio, il rimpianto di una scintilla per non essere fiamma.
Esprimo il rancore tagliando geometrie stabili, sorrido immerso in liquidi astrali, penso all'ombra delle verità intangibili e nulla si muove nella non-essenza del vento.
Dimmi Angelo che scruti le vite cosa resta dei nostri corpi fragili e deboli, non saranno le nostre vesti a decidere? Non sarà la nostra maschera l'ultima a cadere?
Arti che si differenziano solo per nome, alterazioni insopportabili all'occhio giovane, arde il cerchio che attende la belva, sospirando ceneri dalle molecole instabili.
Alziamo l'orecchio ad ogni insinuazione, ad ogni principio di ciò che può essere, sempre nell'incessante tormento di esistere, cullati da ritorti stereotipi in nidi di serpi.
Muore il baratro se attende la luce, si spegne il sole nel suo ciclico oblio, si abbatte il fulmine dove è la disgrazia ed è dolce l'attendere senza sapere.


L'ULTIMO IMPERATORE
Vi è un luogo dove pesanti nebbie persistono eterne, vi è un luogo dove un tramonto ne segue un altro, vi è un luogo di cui non è dato sapere alle anime pure.
L'uomo nudo ritorto sulle sue colpe, affonda il piede nella roccia tagliente, disseta la terra con il suo sangue impuro, geme continuando il suo eterno e tormentato incedere.
Si schiantò con il fragore della saetta e stelle fiammeggianti accompagnarono la sua caduta, poi il nero risuonò del suo lamentoso canto ed il cielo si spaccò.
La tempesta lo scuote come ramo secco, l'acqua bagna le sue ceneri amare, striscia nel fango dell'eterno dolore. Una forza effimera gli dona vigore, una voce strozzata gli comprime il cuore, un'utopia lontana inizio di dannazione, bisbiglio che copre ogni preghiera, ogni rumore.
Ramingo segue la via della sinistra, incurante del freddo che lo fa tremare, cade, bestemmia, si rialza ma non si può fermare.
Un sibilo latente gli ha cancellato l'anima, menzogne misere di chi ha spento il sole, immonda l'anima che marcisce dentro la carne, putrescente il cuore che non sa amare.
Lui vede la potenza di un sogno di dominio, insegue la leggenda di morte e di sterminio, vacilla tra le ombre di effimere illusioni, segue le leggi di comandamenti impuri.
Vermi scavano nelle sue carni, scure ali lebbrose dal suo torso ritorto, lunghi capelli bianchi su lineamenti scarni, discende ora nel baratro senza farne più ritorno.
Ricorda la bellezza di giorni soffocati, della luce piombata nell'abisso malsano, della gloria persa, di una mano immensa.
Nella terra del pianto ritrovi nuovo ardore, nell'oscurità rinneghi ogni scintilla, ogni bagliore, tu che la stella divina hai rovesciato e dalla luce il tuo sguardo hai allontanato.
Farai del pianto il tuo vessillo, in cerca del trono per consacrarti imperatore supremo, comandante di intere legioni oscure, niente più catene ne padroni alcuni.
Padre dei vizi signore dal nero manto, mancino nefasto dal fiato infuocato, ridi tra i rovi che graffiano le tue membra, più di quanto dal tuo sangue sembra.
Il trono che è nero, il trono che è bianco, il trono che è sangue, il trono che è oro, il trono che piange che è gioia e dolore, il trono dell'ultimo imperatore.
Schiudi le tue ali, putride appendici, stringi forte i denti fino a sanguinare, respirando i fumi che la terra morta produce, troverai il trono e sarai nera luce.


MADRE TERRA (Preghiera)
Madre Terra, apri I tuoi occhi e guardaci, fremi, calpestata dal nostro passo, tu che giaci silenziosa come gigante addormentato in inverni freddi.
Ascoltaci, ed ogni volta che risponderai con la furia della tua potenza, I figli di Adamo che dimorano sopra la tua corteccia si ricorderanno di essere solo parassiti sulla tua generosa pelle.
Donaci ancora fonti chiare a cui abbeverarci, dove riflettere senza vergogne la nostra immagine, senza timore di intorpidire le tue limpide acque pure.
Assaporando il tuo respiro, rinasceremo con te in primavera, come debole arbusto dalle foglie giovani, cercheremo un nuovo sole bagnati dalla rugiada del mattino e nulla dissiperà I tuoi argentei silenzi.
Faremo si che la tua chioma sia quella dorata del grano lucente, e, che farfalle dai mille colori danzino tra I fiori di campi rinati.
Sarà pura l'aria che I tuoi polmoni ci doneranno, sospingerà pollini e semi, tua progenie ancora in fasce, che non andranno persi se incontreranno il tuo caloroso abbraccio.
Starà a noi divenire figli premurosi verso di te, noi, abituati solo a ricevere ciò che ci doni senza volere nulla in cambio , che non sia amore e rispetto, noi, che senza mai ringraziarti asciughiamo le tue preziose fonti calpestando I tuoi fragili filamenti.
Madre Terra, dona nutrimento nuovo; al Pioppo, al Faggio, alla grande Quercia e a tutte le tue creature che trovano riparo nei loro rami e tra le loro contorte radici, sicuri, sfiorati dalla tua premurosa carezza.
Diverremo petali nel vento in primavera, sveglieremo gli spiriti gentili di boschi e di fiumi, unendoci a loro in danze alla Luna argentea di maggio amandoci tra le tue fresche edere.
I tuoi muschi morbidi preserveranno Il nostro passo, ci cullerà la nebbia mattutina e ascolteremo la pioggia che cadrà sopra I nostri nudi corpi.
Saranno privi di veleni I tuoi campi, così come I tuoi frutti ed ogni tua verde appendice, come seta delicata brulicante di vita diverrai.
Questa è la nostra preghiera cantata dal vento, che diverrà una promessa aspettando una nuova primavera, memori che torneremo tutti a te nell'ultimo abbraccio.


NUDA E' LA NOTTE (favola erotica)
Inerme il cielo striscia sopra di noi, pigro, stanco, sorride guardandoci dall'alto immenso oceano di nubi e venti, posa il suo respiro sul tuo candido volto, troppo spesso oscurato da ombre nere. I tuoi occhi rischiarano le stelle, in notti troppo buie anche per sognare tra morbide e candide sete. La tua voce sussurra lieve, trasportata dal caldo vento, come la voce del ruscello nel mezzo del quieto bosco. I tuoi veli si sciolgono come ghiaccio al sole, svelando trasparenze agli occhi sconosciute, morbose forme ondeggiano come nuvole dai contorni morbidi ed armoniosi. Corri nuda baciata dalla luna che scopre la tua pelle candida e liscia, come scolpita da mano esperta, si aprono le tue dita sottili, fendendo l'aria, come le ali degli uccelli predatori. Le tue zone nere bene si fondono al buio che le nasconde riempiendole dell'inebriante profumo del tramonto, segrete insenature di cremisi velate. Il tuo passo lieve calpesta la brulla terra, affondando delicatamente tra steli di erbe fragili che contornano il tuo incedere sinuoso, gli occhi delle creature del crepuscolo calano sulla tua nudità, assaporando il tuo profumo di selvatica malizia. Arrossisce la natura al tuo passaggio, scabrosa sagoma dalle sinuose forme, incappando così in un autunno prematuro. La tua presenza sottile rende insicuro il volo della nottola, riempie di fremiti la dura corteccia, attira a se rampicanti e steli giovani come nuovo sole. Accarezzano i tuoi seni morbidi, gli arbusti, contorcendosi su di essi, sprofondando nelle tue valli e scalando I tuoi monti, mentre il tuo respiro è sempre più forte, le tue labbra socchiuse si bagnano piano ed i tuoi gemiti si mescolano all'ululato del lupo. Le tue mani sfiorano le tue zone in ombra, con oscena solennità ricoprono maestosi profili induriti dal tocco caldo, soffermandosi come esploratori in antichi antri bagnati da fiumi sotterranei. Ti lasci cadere sospirando, fondendoti con la morbida terra, spargendo la tua rugiada sulle secche foglie, cullata e sorretta da arbusti contorti tra le tue gambe socchiuse. Gemi nella notte, avvolta dal suo nero manto, come in seta preziosa, trepidante di passione la tua lingua assaggia nuovi sapori sulla corteccia umida di centenarie querce, assaporando essenze antiche che il tuo corpo fanno vibrare. Le mani tremano tra i lunghi capelli, il corpo reclinato all'indietro freme ondeggiando ritmicamente, come onda sugli scogli. Il tuo respiro si fa forte mentre l'essenza della natura ti penetra dolcemente diventando tutt'una con te. La tua lingua umida si posa delicatamente sulle tue labbra raccogliendo lacrime di piacere che nascono dai tuoi occhi, prima di farle scivolare sui rosei capezzoli ondeggianti come petali di rosa tra il vento. Ridi guardando la luna che arrossita si ripara dietro il tetro sipario di nubi nere, sognando tra respiri lievi nascosti piaceri a lei proibiti. Il tuo corpo pulsa di energia nuova, ti accarezzi scostando rovi attorcigliati alle tue forme, poi tutto è di nuovo quiete. Fremi ora che l'alba riaffiora, si riaccendono colori alla notte sconosciuti, ascolti cambiare le voci della Grande Madre. Tristemente attendi di avere ancora radici profonde, aspetti che la tua chioma dorata diventi verde e fluttuante nel respiro del vento, trepidante nell'assistere ai baci dei giovani amanti. Riparo e ombra per i tuoi figli dispersi, ansimante attendi di scuotere ancora la tua corteccia ad un nuovo tramonto di piacere.


SANGUE ANTICO
Perdonami Madre perché mi sono perso.
Tra nebbie infinite vago, ascoltando urla nel silenzio umido, la mia spada si è spezzata, i miei amici sono solo carne morta sul campo di battaglia, come secche foglie dalle rosse sfumature. Non riconosco i volti che un giorno mi sorridevano, ora ritorti in bieche smorfie che la morte ha loro impartito, maschere distorte nel nostro eterno, macabro teatro. I corvi bramano ormai le mie carni, danzano sopra di me in cerchio, I loro occhi neri mi fissano, vuoti, il loro richiamo mi strappa l'anima. La mia armatura sarà ricoperta di fluenti rampicanti, diverrà rifugio per i figli del bosco, il mio corpo, linfa vitale per la terra in primavera e la terra mi stringerà tra le sue forti braccia. Ho scordato il mio nome nella tormenta, mentre la mia lama beveva avida il sangue di nemici caduti e dalla mia bocca tuonavano grida di battaglia. I miei occhi non vedevano, le mie orecchie non sentivano, le profonde ferite nel mio corpo non mi portavano dolore, uccidere, dilaniare, mutilare, l'anima ardeva posseduta dal demone del furore. Stringimi Madre perché non vi è luce ad indicarmi la strada, solo le ombre tristi di coloro che sono caduti sotto i miei fendenti ed ora mi tendono la mano aspettando la mia anima. I volti dei miei nemici ora sono solo fievoli barlumi di ciò che erano, mi attendono, li posso vedere intorno a me, andrò con loro nei reami al di la dei sogni, tutti sotto lo stesso stendardo dove I campi non saranno mai velati di rosso! Ora il mio volto giace nel fango, non sento che freddo e silenzio e nelle mie amni stringo erba e fango. Vorrei ricordare i giorni spensierati, ma forse non li ho mai vissuti, vorrei riabbracciare i vecchi compagni, ma da troppo tempo li ho dimenticati, vorrei rivedere il volto dell'amore, ma il mio volto sarà solo nebbia nei suoi ricordi. Vorrei inseguire tutti i vecchi sogni, che ora saranno già stelle nel cielo di mezzanotte, ma ora è tardi per ogni cosa, tranne abbandonarmi alla falce argentea della morte. Ripenso nell'ora dell'eterno riposo, a quando bambino rincorrevo petali danzanti nel vento in primavera, facendo giochi nell'aria con le mani, le stesse che saranno cinte da ferro pesante, semineranno la morte e lorde di sangue nessuna fonte potrà mai purificarle. Ora, che la nera signora mi ha avvolto nel suo vellutato manto, tra rugiada rossa che tutto ricopre, ora che tutto in un istante ha avuto fine, io mi apro solo al tuo ricordo e delle molte donne che hanno scaldato il mio corpo, solo il tuo volto di madre risplende e mi dona sicurezza. Spero che la mia ultima preghiera di perdono arrivi a te, in modo che tu possa guidare i miei passi in reami che non potranno mai essere conquistati da nessun uomo e ripenso al tuo volto perché ora ho paura! Molte volte avevo pensato a come potesse essere il travaglio verso il regno delle ombre, molte volte avevo respirato l'essenza della morte, ma ora l'ultima nebbia sta calando sul mio corpo e tutto è oblio senza nessun dolore. Non so, se ora mi troverò al cospetto di un Dio o di un Demonio, che giudicherà le mie azioni, o se per sempre vagherò in limbi oscuri combattendo i miei fantasmi, ma di sicuro la strada verso la pace sarà lunga e tortuosa e solo il tuo ricordo mi donerà serenità. Troppo sangue è grondato dalle mie mani, troppa grandine ha scalfito il mio cuore, troppe lacrime hanno segnato il volto delle vedove, piangenti nella tempesta maledicendo il mio nome. Caduto come Lucifero dalla luce al buio eterno, mi cullo di antichi ricordi, che nella mia anima persa si fanno largo come artigli glaciali, profumi, sapori della mia infanzia scanditi dalla tua voce dorata che rimproverava le mie azioni. Rivedo il tuo vestito e nella nebbia scorgo il tuo sorriso preoccupato, mentre la tua mano mi saluta agitandosi nel cielo. Ripenso alle tue carezze gentili, a tutti I baci che non ti ho mai dato, a tutto quello che non ti ho mai detto ed a tutto quello che avrei voluto fare con te. Perdonami madre, adesso sono stanco, ho tanto freddo, il mio corpo è immobile, le grida di battaglia lontane, basta lottare, voglio riposare, per sempre.


SINCRONIA
Aspetto che Il tempo divenga nuovo attimo, rispettando I limiti imposti dalla materia, sospiro nell'eterno istante che logora l'infinito e sospingo il flusso che domina la clessidra.
Sconfino nelle lande chimeriche del Futuro, pregusto l'immaginazione diventare Presente, nello sbattere di ciglia che lo immortala già Passato.
Corpi che si attraggono in orbite ellittiche, sensi che si scontrano liberando stelle torbide, mani che aspettano di essere riempite e turbini che si contorcono in universi umidi. Sospiri nel caos che distruggono la rigidità, spirali liquide che spostano la prevedibilità.
Labbra cieche si aspettano cercandosi nell'ombra, sentendosi toccare ancora prima di sfiorarsi, trovandosi in traiettorie tracciate nell'invisibile che nessuna forza può alterare.
Occhi chiusi vedono sensazioni dai colori instabili, occultando I solidi che circondano l'emozione, penetrando in ciò che la forma ripudia, nell'infinito istante della collisione astrale.
Lucente rugiada si perde asciugata dal sole, sospinta, da parole che il momento elimina, riempita da silenzi dagli equilibri instabili, nel rituale che annulla ogni legge fisica.
Bocche unite, corpi compressi nell'unione, menti che evolvono le pratiche dell'incedere.