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venerdì 13 aprile 2007

Jim Morrison - La Morte


La morte


Morrison si trasferì con Pamela a Parigi nel marzo 1971 con l'intenzione di dedicarsi solo alla poesia e di smettere di bere. Morì nella sua casa parigina il 3 luglio 1971, nella vasca da bagno. A 27 anni Jim trova così la tanto decantata morte ("...The End...my only friend, The End..."). Lasciò tutto ciò che aveva alla sua amata Pam che non resistette molto senza di lui, infatti si suicidò pochi anni dopo il 25 Aprile 1974. Dopo la morte di Morrison, i giornalisti pubblicarono degli articoli nei quali si parlava della "maledizione della j". Dopo la morte di Janis Joplin, Brian Jones, Jimi Hendrix e ora anche Jim Morrison (tutti a 27 anni) si pensava avessero i giorni contati anche John Lennon e Mick Jagger.
Molti fans e biografi hanno sostenuto che la causa della sua morte fu un'overdose, i referti medici ufficiali parlano di arresto cardiaco, ma l'autopsia non venne fatta. Jim è sepolto nel famoso cimitero di Pere Lachaise nella capitale francese; oggi la tomba è circondata da un recinto e la lapide originaria è stata recentemente sostituita a causa dei numerosi graffiti lasciati dai fans, anche sulle tombe circostanti. Tale sostituzione, ad opera dei genitori del cantante, riporta una frase in greco antico (ΚΑΤΑ ΤΟΝ ΔΑΙΜΟΝΑ ΕΑΥΤΟΥ) il cui senso si riferisce alla coerenza con cui egli visse e la cui traduzione è: fedele alla sua anima. Morrison è uno di quei pochi prescelti che può vantarsi di avere ancora delle ragazze che ogni tanto si appoggiano sulla sua tomba.
Jim Morrison ancora oggi rimane un icona mondiale e attira ancora a distanza di 35 e passa anni dalla sua morte migliaia di nuovi fan, e i suoi dischi (sia musicali che di poesia), i suoi libri vendono ancora oggi.
La leggenda di Jim Morrison è stata raccontata nel 1991 da Oliver Stone nel film biografico The Doors, con Val Kilmer nella parte di Jim, splendidamente, oniricamente interpretata. Gli amici più stretti di Jim, tuttavia, ritengono che il film dìa una visione del tutto distorta e parziale della realtà. Lo stesso Ray Manzarek, interpellato da Stone in qualità di consulente, sciolse la collaborazione in seguito al rifiuto di Stone di modificare alcune scene ben poco realistiche e molto spettacolari, e da allora riservò al regista parole aspre.
Molte persone credono che Morrison viva ancora in incognito una vita segreta con Pamela. Le voci su una presunta seconda vita vennero ulteriormente alimentate in seguito alla pubblicazione del libro Vivo! di Jacques Rochard, un grafico francese, che sostiene di aver incontrato Morrison a Parigi nel 1980 e al quale Morrison stesso avrebbe confessato di aver inscenato la propria morte per sottrarsi alla pressione della popolarità e dedicarsi alla poesia.
Testimonianze di persone, alcune delle quali ancora in vita oggi, che frequentavano Jim a Parigi ricordano e ricostruiscono i momenti di quella tragica notte del 3 Luglio 1971, in particolare un buttafuori di un locale notturno il "Rock'n'Roll Circus" ricorda di aver visto Jim quella sera nel locale incontrare uno spacciatore che vendeva abitualmente droga a Pamela, Jim sperimentatore di eccessi aveva provato l'eroina solo due giorni prima con Pamela. Poco più tardi il buttafuori viene chiamato da alcuni clienti che dicono di un uomo che si è sentito male alla toilette, ma quando arriva l'uomo è gia stato portato via. Una ragazza hippie che frequentava quel locale ricorda: "Stavo uscendo dalla toilette e vedo un uomo appoggiato alla porta che si lascia cadere a peso morto, qualcuno gli chiede, Mr. Morrison stà bene?? serve aiuto??, poi in due lo prendono di peso e lo trascinano fuori passando da una porta che dà sul retro."
Altri fatti compongono poi alcuni tasselli: un loro amico, il conte Jean de Breteuil, che forniva l'eroina a Pamela il giorno dopo parte in tutta fretta con la sua fidanzata per l'Australia dove rimarrà alcuni mesi. Un altro si confida con un amica modella di Jim Elizabeth Lariviere, detta (Zozo), preoccupato perché Jim possa essere morto in seguito alla droga che gli era stata data. In stato di overdose è importante non addormentarsi, una tecnica usata è quella di immergersi o immergere il corpo in una vasca di acqua fredda, dove è stato poi trovato Mr. Mojo Risin.
In questa storia non c'è niente di misterioso o macchiavellico come spesso si narra attorno ai miti del nostro tempo per renderli immortali, in quei giorni nel mondo parigino della droga c'è molta agitazione, ma anche Pamela ne fa parte, anche lei teme forse ripercussioni?, ma la testimonianza ufficiale dell'accaduto è la sua.
I funerali si tengono in segreto la mattina del 7 Luglio 1971 presso l'unico cimitero che ospità gli stranieri a Parigi, Perè Lachaise, partecipano: la fidanzata Pamela Courson, il manager Bill Siddons, e gli amici Agnès Varda e Alain Ronay.
Leggende metropolitane a parte, il mito di Jim Morrison (così come quello di altre star "bruciate" come Elvis Presley, James Dean e Marilyn Monroe) vivrà per sempre.

E così come per questi ultimi, il prezzo da pagare per l'immortalità è stato la vita stessa, prezzo questo che, nel caso di Jim, ci piace pensare che sia servito ad acquistare un biglietto di sola andata per un viaggio di piacere al Paese oltre le Porte.

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